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Elezioni, Valloreja (ItalExit): "In Abruzzo in 12.000 ci hanno accordato la loro fiducia"

Per il docente pescarese "se abbiamo mancato in questa fase il nostro traguardo, la colpa non è certamente da addebitare agli italiani"

Parlando con l'agenzia di stampa Adnkronos, il docente pescarese Lorenzo Valloreja, presidente dell'Associazione Italiana Amici della Russia e candidato alle ultime elezioni con ItalExit, traccia un bilancio del voto: "Vorrei ringraziare il mezzo milione di italiani che domenica ci ha votato. E in particolar modo, essendo stato candidato in Abruzzo, al Senato, voglio esprimere tutto il mio affetto e gratitudine alle 12mila persone che ci hanno accordato la loro fiducia. Certo - aggiunge - 500mila voti non sono tanti, sono molto al di sotto della soglia che ci aspettavamo per entrare in parlamento, ma non sono neanche pochi. Sono una buona base da cui partire per costruire una vera forza del dissenso che sia alternativa e competitiva a tutti gli altri partiti dello status quo".

Per Valloreja "se abbiamo mancato in questa fase il nostro traguardo, la colpa non è certamente da addebitare agli italiani. I cittadini hanno ben compreso la grave situazione che stiamo attraversando e l'alto astensionismo ne è la prova: un campanello d'allarme per tutto il sistema. La colpa, dunque, è solo nostra per errori commessi sia nella cabina di regia nazionale che locale. Uno tra tutti, secondo me, è senz'altro il fatto di non aver compreso che era necessario, per forze come la nostra, alle prese con una simile legge elettorale, che tutti i movimenti e i partiti No Ue, No Euro e No Nato correressero insieme:  Calenda-Renzi docet. Infatti, se sommiamo i voti e le percentuali delle 4 principali forze antisistema, è evidente che tutte insieme avrebbero raggiunto il 4%. Certo in politica 2+2 non fa mai 4 ma 3,01% sì! Ed oggi, con molta probabilità, avremmo la nostra rappresentanza in parlamento".

Dunque che fare? "Da parte mia - conclude Valloreja - c'è la più tenace volontà a non disperdere questo patrimonio umano di voti e capacità, anche perché resto fermamente convinto del fallimento del sogno europeo e atlantista, e l'inverno alle porte ce ne darà ben presto una plastica dimostrazione. Per il resto auguro, a tutti parlamentari abruzzesi eletti, buon lavoro, perché al di là delle divisioni politiche io sono sempre per il bene dell'Italia in primis e quindi anche per il nostro Abruzzo".

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