Elezioni regionali, la Lega mette il veto sui "furbetti" che hanno lasciato il Carroccio: nelle liste non ce li vogliono
Non usa mezzi termini il portavoce regionale Francesco De Santis: della vittoria del centrodestra si dice certo, ma sui nomi degli ex che hanno rivestito ruoli in giunta lasciando "il cavallo in corsa" è chiaro il "no" ad eventuali ricandidature: "Hanno tradito il patto con l'Abruzzo"
“Siamo sicuri che mantenendo correttezza e coerenza ci siano tutte le premesse nel centrodestra affinché i cittadini abruzzesi diano il via libera ad un secondo mandato per questo governo regionale composto da uomini e donne che hanno saputo davvero interpretare con il giusto spirito di servizio della comunità il proprio ruolo”, ma “la Lega Abruzzo rispetta i propri impegni di coerenza con gli elettori e con i propri sostenitori e per questo sottolinea nuovamente che non accetterà candidature in nessuna delle liste che formeranno la coalizione di componenti della giunta regionale che hanno tradito il proprio patto con l’Abruzzo”.
A dichiararlo mettendo il primo paletto alla coalizione di centrodestra, è il portavoce regionale della Lega Francesco De Santis che parla di una compagine che “si va rafforzando di giorno in giorno”, ma che avverte sui “furbetti dell'ultimo minuto” e cioè quelli che “in forza della fiducia degli elettori e le comunità politiche che li hanno eletti, hanno ricoperto ruoli apicali in questo mandato, assumendo responsabilità maggiori rispetto ad ogni altro eletto e pertanto non avrebbe dovuto mettere in cattiva luce la credibilità dell'intera colazione”. Diversi quelli che hanno detto "addio" al partito: in ultimo l'assessore regionale Nicola Campitelli e ora il partito presenta il conto. Una sorta di avviso per il presidente Marco Marsilio che si presenterà per il secondo mandato: quei nomi nelle liste che lo sosteranno non ce li vogliono.
Guardando all'appuntamento elettorale n questo scenario,” la Lega si conferma forza di governo regionale equilibrata e coerente, capace di mantenere gli impegni presi con gli elettori e di garantire all’interno della compagine di governo l’attenzione necessaria sui dossier strategici per lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi. Ma attenzione – ribadisce - a non inciampare in garanzie di ricandidature a chi, tra le fila del governo regionale ed in ruoli chiave dell’amministrazione attiva, ha, cambiando cavallo in corsa, tradito prima il patto con gli elettori e poi l’impegno di coerenza con il partito che gli ha permesso di ricoprire ruoli istituzionali importanti”, conclude.