Primarie comunali: Cordova, "Non voglio vivere in una città morente"

Gianni Cordova, in corsa alle primarie del centrosinistra del 9 marzo per la scelta del candidato sindaco di Pescara, ha risposto ad alcune domande de IlPescara.it.

Come mai ha scelto di candidarsi alle primarie?
Ho voluto reagire all'atmosfera di rassegnazione e depressione di una città attraversata dalla crisi in tutti i suoi settori. Non voglio vivere in una città morente.

Quali sono i punti cardine del suo programma?
Lo Stato Sociale, la preservazione del territorio, il lavoro per i giovani, il commercio e tutto ciò che restituisce senso di comunità e d'identità alla cittadinanza.

Se dovesse diventare sindaco, quale sarà il primo provvedimento che intende prendere?
Istituirei la figura del Sindaco onorario e la attribuirei a Nevio Felicetti, l'ultimo vivente della giunta Chiola, che interpretò nel dopoguerra l'ansia di rinascita di questa città. Oggi bisogna tornare a quello spirito.

Perchè gli elettori delle primarie dovrebbero scegliere lei?
Perchè non sono stato consigliere comunale, assessore, capogruppo e la mia candidatura è nata spontaneamente da associazioni, cittadini e da tutti coloro che vedono in me la possibilità di cambiare totalmente il rapporto del palazzo con la gente. Sono, quindi, un candidato indipendente e non manovrabile dalle questioni di potere.