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Elezioni politiche, Marsilio: "FdI elegge sei parlamentari in Abruzzo, cambia la storia di questa regione"

Per il presidente della Regione è "difficile descrivere le emozioni" dopo il risultato ottenuto: il partito vola più che a livello nazionale, ma per lui la vittoria è di tutta la coalizione. Sul fronte ente rassicura: gli equilibri sul territorio non cambiano

“Qualcuno si accorgerà finalmente di come saprà lavorare una squadra di deputati e senatori abruzzesi negli interessi del territorio. Un grazie di cuore va a Giorgia Meloni che ci ha onorato di questa scelta che cambia secondo me la storia dell'Abruzzo. Non ci rendiamo ancora bene conto della dimensione di ciò che è accaduto e di ciò che siamo riusciti a costruire”.

Con queste parole il presidente della Regione Marco Marsilio commenta l'esito delle elezioni politiche che hanno visto trionfare il centrodestra e in particolare Fratelli d'Italia, partito di cui è massimo esponente sul territorio. Sei i parlamentari FdI eletti (Etel Sigismondi, Guerino Testa, Guido Liris, Fabio Roscani, Rachele Silvestri e la stessa Giorgia Meloni che era candidata nel collegio dell'Aquila) con percentuali al di sopra della media nazionale registrate: in alcuni territorio il partito ha superato il 50 per cento delle preferenze, sottolinea il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi. L'occasione per Marsilio anche per parlare delle dinamiche interne a FdI smentendo chi sostiene, afferma, che si tratti di una realtà che “nasconderebbe una sola donna al comando” e definendolo come un paritto fatto di persone che hanno “qualità e competenze e che sanno lavorare. Mi riferisco sia agli eletti che i non eletti”, aggiunge rivolgendosi in particolare a quei candidati che per le dinamiche della legge elettorale sapevano di non potersela giocare fino all'ultimo voto e che invece di farsi da parte, “si sono buttati sui territori andando comune per comune con grande determinazione”.

Marsilo parla quindi di grande responsabilità di fronte agli elettori a fronte dei numeri registrati. “Oggi – aggiunge – è difficile descrivere i sentimenti di quest storia da parte di chi l'ha vissuta in prima persona credendo in un progetto che sembrava totalmente velleitario ai più. Come presidente di Regione a nome della coalizione sento di poter dire che l'intero centrodestra abbia dato una grande dimostrazione di stare in salute”, aggiunge commentando i numeri di Forza Italia “molto superiori alla media nazionale” e la Lega, riconoscendo al Movimento 5 Stelle un'importante rimonta “non preventivata” soprattutto al sud.

Per il presidente un risultato che è anche “un'iniezione di fiducia nel rapporto con il governo nazionale” con il territorio che, sostiene, potrà avere molto vista l'ampia rappresentanza ottenuta. Sul fronte degli equilibri all'interno del palazzo regionale vista l'uscita di chi ora andrà a Roma, rassicura gli alleati: “non intendo modificare nulla sulla base di un'elezione diversa rispetto a quella regionale. Andremo avanti lealmente – aggiunge – e mi aspetto lo stesso da tutti per concludere nella maniera migliore il lavoro portato avanti fino qui. Da domani la giunta torna a lavorare. Si torna in consiglio regionale”. Se c'è una ricaduta del voto nazionale su quello regionale, conclude il presidente, è che la maggioranza “esce rafforzata, consolidata e rilanciata per fare meglio nell'anno e mezzo che resta per ripresentarsi in maniera credibile e penso vittoriosa, alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale”. Alle 17 Marsilio e i neoeletti saranno a Roma per la conferenza ufficiale di Giorgia Meloni.

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