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Sabato, 20 Aprile 2024
Comunali pescara 2019

Elezioni Comunali Pescara, l'intervista al candidato sindaco Stefano Civitarese

A sostenere Civitarese c'è la lista Coalizione Civica per Pescara che ha avuto anche l'appoggio di Rifondazione Comunista

L'ex assessore comunale della giunta Alessandrini, Stefano Civitarese è uno degli 8 candidati sindaco in corsa a Pescara per le elezioni amministrative che si svolgeranno domenica 26 maggio.
A sostenere Civitarese c'è la lista Coalizione Civica per Pescara che ha avuto anche l'appoggio di Rifondazione Comunista.

Queste le risposte ai nostri quesiti, gli stessi posti agli altri sette candidati sindaco.

Cosa intende fare per riportare la qualità delle acque della costa a un livello accettabile?

Coalizione Civica per Pescara intende come prima cosa intervenire sulla qualità del fiume, attraverso un progetto di riqualificazione delle aree fluviali con diverse modalità di intervento. Attraverso la formula del “Contratto di fiume”, sarà lanciato un grande piano di riqualificazione del fiume e del suo territorio, e non solo quello urbano di pertinenza, che vanno considerati connessi al mare in un unico sistema interattivo, che possa essere finalmente vissuto dai cittadini. Un fiume riqualificato avrà effetti benefici anche sulla qualità dell’acqua del mare, per la quale, ai fini dell'ottenimento del riconoscimento della “bandiera blu”, sarà garantito un monitoraggio continuo e una pronta comunicazione ai cittadini del suo stato di salute. Il mare può tornare pulito grazie all’integrità del fiume, con il ripristino della naturalità delle sponde, l’intercettazione degli scarichi delle fognature e la separazione delle acque nere da quelle bianche. Il depuratore comunale va adeguato funzionalmente con l’inserimento di una sezione di fitodepurazione e il riutilizzo delle acque di scarico per l’irrigazione delle aree verdi pubbliche.

Ha intenzione di affrontare il problema del cementificio e della riqualificazione della zona?

Peculiarità dell’ex cementificio Sacci è quella di essere sempre stato icona del contesto in cui si inserisce. Ieri, nel suo periodo di attività, di diffidenza e rigetto da parte dei residenti, ma anche oggi, dopo la dismissione, icona del degrado dei quartieri periferici circostanti. Attraverso la riscoperta del rapporto con il fiume, il recupero degli spazi dismessi e la creazione di sinergie tra funzioni e realtà diverse, a mio avviso occorre puntare a un progetto che confermi l’iconicità dello stabilimento, ma ne “rovesci” il segno: da simbolo del disagio a simbolo di rinascita. Una rinascita che, partendo da un singolo complesso, aspiri a coinvolgere l’intera città e non solo. Un progetto di questo genere è stato ideato da una giovane architetta Elena Verzella, nella sua tesi all’Università di Ferrara, che affronta anche la questione, complessa, della fattibilità economica.

La sicurezza è un tema molto caldo che riguarda non solo le periferie. Cosa intende fare per rendere la città più sicura?

I dati ci dicono che a Pescara non vi è un’emergenza sicurezza, tantomeno legata a fenomeni migratori. Secondo l’Istat, al 2018 a Pescara solo il 6.4% della popolazione è straniera e il 60% proviene da paesi europei. Non mi pare del resto che davvero i pescaresi vivano come problema centrale quello del rapporto con i migranti. Anche i dati da ultimo diramati dalla Questura (10 aprile) ci dicono che i reati a Pescara e in provincia diminuiscono e che la criminalità si mantiene a un livello inferiore rispetto ad altre realtà urbane comparabili. Mettere il tema della sicurezza al centro della campagna elettorale per Pescara mi pare serva soltanto a distogliere l’attenzione dai veri problemi, che sono quelli di riattivare uno sviluppo sostenibile che generi lavoro di qualità per i giovani, attragga persone e alzi qualità della vita e dell’ambiente urbano. A Pescara vi è un indice di dipendenza economica strutturale del 61,9%: su 100 persone 62 sono “a carico” di altre e il trend di crescita della popolazione è negativo da anni sia in termini assoluti sia di invecchiamento della popolazione. Questo è un dato preoccupante, che mette a repentaglio l’equilibrio di una società e delle persone che la compongono. Il che non significa che non vada affrontato il problema dell’insicurezza, che è soprattutto percepita. E anche su questo dobbiamo interrogarci. Perché si percepisce una insicurezza e un possibile pericolo per le persone? Io credo che soprattutto nei quartieri periferici occorra riattivare i presidi istituzionali e sociali e lavorare sulla cultura e l’integrazione, per innalzare la pratica e la cultura della legalità. Una città moderna, sostenibile e tecnologicamente avanzata, come quella che vogliamo costruire, assicura anche un più elevato livello di percezione e di pratica della sicurezza a tutti i livelli. Troppe aree periferiche della città sono afflitte da degrado fisico e sociale a causa della scarsa accessibilità̀ dei luoghi e l’esistenza di aree produttive dismesse. La scelta strategica di Coalizione Civica per Pescara è quella di conferire centralità̀ alle periferie attraverso un insieme di interventi infrastrutturali e immateriali che portino al decentramento dei servizi e presidi istituzionali (uffici comunali, biblioteche, attrezzature culturali e artistiche) e alla ricucitura tra le diverse parti della città mediante percorsi verdi e di mobilità sostenibile. Oltre alle risorse provenienti da programmi europei e nazionali Coalizione Civica investirà risorse comunali, che possono essere reperite utilizzando il 50% delle entrate provenienti dai contributi di costruzione, che il Comune incassa per i permessi edilizi, nella riqualificazione delle periferie. Inoltre, fondamentale è sostenere le formazioni sociali quali primi custodi dei quartieri e dell’aggregazione tra le persone e questo sarà fatto creando appositi sportelli e sedi comuni nei quartieri.

Quali sono gli interventi necessari affinché Pescara diventi realmente una città turistica?

Pescara deve risalire sull'onda, facendo della spiaggia e del mare il fulcro di un sistema turistico regionale, ideale per lo sport e le attività ‘outdoors’, per 365 giorni l'anno. Coalizione Civica per Pescara promuoverà, in sinergia con le altre istituzioni (Regione, Camera di commercio, Università, ecc.) e le associazioni di categorie, progetti strategici per favorire la ripresa degli investimenti e dei consumi e sostenere così le attività commerciali. L’accoglienza turistica deve essere professionale e propositiva, con servizi efficienti e un trasporto pubblico moderno, che colleghi agilmente tra loro i punti di accesso alla città e i luoghi di attrazione culturale, ricreativa e sportiva. In proposito è necessario promuovere azioni di riqualificazione professionale degli addetti, operatori e dipendenti.

Quali saranno le sue politiche in materia di mobilità sostenibile?

Coalizione Civica realizzerà a Pescara un sistema di mobilità di livello europeo, innovativo ed efficiente, già delineato nel programma urbano della mobilità sostenibile da me concepito e adottato dal Comune (primo in Abruzzo) nel breve periodo in cui sono stato assessore dell’amministrazione uscente.. Saranno attuate politiche di Mobility Management che scoraggino il modello di trasporto privato motorizzato e puntino sulla centralità del trasporto collettivo, sul potenziamento della mobilità ciclistica e sulle relative infrastrutture e azioni di sostegno. Sarà razionalizzato il modo con cui le persone si spostano nei quotidiani trasferimenti tra casa e lavoro, a partire dai dipendenti di grandi e medie aziende. Saranno promossi: il car-pooling, per coordinare colleghi di lavoro provenienti dalle stesse zone utilizzando automobili in comune; le misure che incentivano l’uso del mezzo pubblico, attraverso buoni mobilità; l’uso della bicicletta, con il riconoscimento economico dei chilometri percorsi e parcheggi per bici sicuri e protetti presso i luoghi di lavoro. Inoltre fondamentale è che Pescara si doti di un sistema di trasporto di massa (la ‘metropolitana’ di superficie) che percorra in modo veloce e pulito la sua struttura a T, portando le persone al lavoro, a casa, a scuola, nei negozi, ecc. in modo confortevole ed economico (gratuito per i bambini e i ragazzi fino ai 14 anni) con mezzi tutti adeguati al trasporto di persone diversamente abili.  Un progetto moderno di mobilità integrata permetterà di incrementare le condizioni di sicurezza stradale per tutti gli utenti della strada e restituire spazi urbani agli usi collettivi. La sicurezza stradale sarà quindi un tema prioritario nell’agenda di governo della città, con al centro gli utenti deboli della strada quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti. Piccoli interventi saranno realizzati in poco tempo, quali la pedonalizzazione delle strade di fronte agli edifici scolastici in orario di entrata e uscita dalle scuole, la riprogettazione degli attraversamenti pedonali che devono essere resi più visibili anche attraverso illuminazioni a led, aumento delle zone “30” estese a tutto il centro cittadino, abbassamento del limite di velocità di tutte le strade della città.

Favorevole o contrario al progetto di una Grande Pescara?

Favorevole. Coalizione Civica per Pescara progetta interventi a scala dell’intera area metropolitana, anche oltre Nuova Pescara. Costruiremo percorsi per allargare Nuova Pescara verso un’Unione dei comuni di tutta l’area metropolitana per governare questioni di area vasta come la mobilità, l’inquinamento atmosferico, le politiche culturali.

Mercato etnico. Resta o verrà smantellato?

Il mercato etnico è stato un importante risultato della passata amministrazione grazie in particolare all’impegno del nostro candidato consigliere comunale Ivano Martelli. Non solo non verrà smantellato, ma diventerà un luogo di reale integrazione culturale e sociale perfettamente inserito nel Parco Centrale delle aree di risulta.

Quale futuro e destino per l’area di risulta? In caso di vittoria ha già qualche progetto da realizzare?

Coalizione Civica per Pescara sosterrà per le aree di risulta il progetto del Parco Centrale, da me elaborato durante il mio breve periodo nell’amministrazione comunale uscente, che sintetizza esigenze e prospettive della riqualificazione dell’area, dando priorità alla volontà di garantire la presenza di ampi spazi verdi per realizzare il cosiddetto ‘bosco urbano’, comprendente anche giardini tematici e orti urbani, accorpando sosta e accesso al traffico ferroviario in un fascio viario compatto e integrato, a ridosso dell’impalcato ferroviario. Per fare spazio al verde, si realizzeranno strutture per il parcheggio di circa 2.000 posti auto, in linea con l’offerta attuale. Dalla gestione di tali parcheggi deriva la maggior parte della leva finanziaria per realizzare tutto il resto. Questi sono collocati in prevalenza in due silos posti ai margini nord e sud dell’area che saranno progettati con soluzioni architettoniche e tecnologiche d’avanguardia, in modo da essere pienamente integrati nel paesaggio del parco urbano e anche convertibili quando nei prossimi anni l’esigenza di automobili private diminuirà drammaticamente. La progettazione del parco e dei servizi a questo connessi garantirà la massima qualità paesaggistica, funzionale e architettonica e infatti su questi elementi si individuerà, mediante una gara europea, il progetto esecutivo da realizzare. Tra gli elementi qualificanti già individuati vi sono: una grande piazza lineare pedonale che collegherà direttamente la Stazione con le aree pedonali di Corso Umberto I e di tutto il ‘Centro Commerciale Naturale’, la connessione dei tratti ciclo-pedonali attualmente esistenti lungo la ‘strada-parco’, il Ponte di Ferro, il lungofiume e i nuovi percorsi lungo via De Gasperi e corso Vittorio Emanuele II. Un’azione che tende ad armonizzare l’esistente e a dare valore alle presenze culturali, commerciali, economiche e viarie della zona, agevolando la visione di città sostenibile che abbiamo in mente e di cui il Parco Centrale diventerà un epicentro propulsivo anche quale Hub della mobilità sostenibile in cui trasporto ferroviario, trasporto pubblico urbano di massa e mobilità ciclopedonale assumano sinergicamente un ruolo trainante verso una città attrattiva, pulita e accessibile.

Come intende affrontare il tema della gestione della movida e dei locali notturni, sul fronte della sicurezza, ordine pubblico e tutela dei residenti?

Non si può dimenticare la condizione di degrado in cui l’area della c.d. ‘movida’ versava sino alla metà circa degli anni 2000 e non si può ignorare il contributo in termini di crescita, occupazione, etc. che il comparto ‘food&beverage’ assicura alla città. Occorre favorire un allargamento di tali aree in modo da aumentare l’offerta e diluire la concentrazione dei frequentatori. Certamente la sinergia tra gli operatori, le istituzioni comunali e le forze dell’ordine è la migliore strada per prevenire e regolare gli usi plurimi di tali zone evitando interventi repressivi ex post.

Pescara e il commercio, cosa fare per rivitalizzare questo comparto fondamentale dell'economia cittadina?

Coalizione Civica per Pescara metterà a punto e attuato un programma di sviluppo per la valorizzazione del commercio, sia nelle aree centrali (centro commerciale naturale) sia nei quartieri, puntando sulla promozione del territorio con le sue eccellenze turistiche ed enogastronomiche, sostenendo l’innovazione tecnologica anche attraverso l’e-commerce e sistemi di sicurezza innovativi. L’integrazione tra nuove tecnologie e radicamento territoriale è la chiave per il rilancio di un commercio fiorente e di qualità. Dobbiamo inoltre rilanciare “Pescara città dello sport", investendo sulle strutture sportive di base, organizzando eventi nazionali e internazionali anche paralimpici, puntando a una città attrezzata allo sport per tutti, lungo i suoi grandi spazi naturali del mare, delle pinete e del fiume. Il porto di Pescara deve poter finalmente divenire il principale scalo turistico del medio Adriatico, essendo il naturale collegamento con la Croazia e i paesi balcanici. Allo stesso modo saranno migliorati e potenziati i servizi aeroportuali e a terra, oltre ai collegamenti con la città attraverso il trasporto pubblico. Fondamentale infine è che l’amministrazione comunale si faccia parte attiva nel sollecitare collegamenti ferroviari ad alta velocità lungo la linea adriatica e potenziare e razionalizzare i collegamenti ferroviari con Roma, che costituisce un bacino di potenziale utenza per tutte le attività turistiche e commerciali di Pescara.

Come vede Pescara tra 5 anni?

Pescara è caratterizzata da fattori competitivi importanti: è in una posizione geografica strategica nel Medio Adriatico, ideale porta verso i Balcani, con un aeroporto che può costituire una grande opportunità. Uno stile di vita e una condizione climatica e ambientale favorevole fanno di Pescara un luogo potenzialmente molto attraente per sviluppo e investimenti. Per sfruttare tali opportunità occorre potenziare i suddetti vantaggi competitivi adottando un modello di sviluppo economico che metta al centro l'innovazione, la creatività e la sostenibilità. Con Coalizione Civica per Pescara al governo Pescara diventerà in pochi anni la Città dell’Innovazione. Svilupperemo un piano strategico che disegnerà il modello della città del futuro, con una proiezione a vent’anni, consapevoli della forte competizione con le città vicine e le realtà europee delle medesime dimensioni. Gli assi portanti del piano strategico saranno l’innovazione tecnologica, l’attenzione all’internazionalizzazione della città, l’investimento nella dimensione culturale del territorio. Daremo vita a un percorso partecipativo per definire un Piano di Innovazione locale, le cui azioni saranno condivise con le istituzioni, l’università, le imprese e la società civile. Con un tale indirizzo strategico, l’amministrazione è in grado di indirizzare e selezionare i progetti innovativi in modo che vadano tutti a contribuire al medesimo disegno e si rafforzino a vicenda: le singole applicazioni; i percorsi di formazione a tutti i livelli; le strutture e le tecnologie abilitanti. I fattori determinanti su cui investire saranno i seguenti: infrastrutture del territorio, promozione internazionale, ricerca industriale e trasferimento tecnologico, nuove tecnologie digitali, talenti creativi e identità culturale, attrattività della città, modelli di governance e di collaborazione fra pubblico e privato e di partecipazione attiva di cittadini, imprese, associazioni, mondo della ricerca e dell'educazione, altre istituzioni pubbliche. Tre azioni fondamentali saranno: il potenziamento della banda larga per semplificare il lavoro delle imprese e aumentare la competitività della città; la realizzazione del Campus diffuso nell’area del Polo universitario di viale Pindaro (oggetto del masterplan “Polo della cultura e della conoscenza” da me promosso e approvato dal consiglio comunale – in grado di muovere un volume di investimenti pari a oltre 200 milioni di euro) come centro propulsore per qualificare e strutturare l’educazione come una delle leve di sviluppo della città e dell'economia della conoscenza e favorire gli spazi per il lavoro digitale (coworking, fablab, acceleratori), Pmi, spin-off e start-up;la creazione di un parco scientifico-tecnologico ecologicamente attrezzato nella zona dell’ex area industriale.

Perchè un elettore dovrebbe barrare proprio il suo nome sulla scheda elettorale?

Coalizione Civica per Pescara è nata da cittadini liberi, che hanno a cuore in primo luogo i diritti sociali, come il lavoro e la salute, e la difesa dei beni comuni, e hanno quindi costituito una grande alleanza per mettere insieme competenze, impegno e passione al servizio della rigenerazione della città, in un momento di grande trasformazione economica, sociale e culturale. Con Coalizione Civica al governo verrà avviato un progetto di rilancio e di crescita della nostra città fondato sull’economia della conoscenza, in grado di vincere la sfida della globalizzazione e della competizione fra territori e di creare nuova occupazione e rendere appunto Pescara la Città dell’Innovazione.

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