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Domenica, 3 Dicembre 2023
Elezioni

Comunali, le cinque priorità del candidato sindaco Domenico Pettinari

Il vicepresidente del consiglio regionale continua il suo lavoro al programma che presenterà in vista della corsa a Palazzo di Città e traccia le priorità su cui intende lavorare lanciando anche alcune idee come quella di far donare a chi costruisce alberi al territorio

Porto, aeroporto, decoro urbano e strade, risanamento dei danni fatti dal centrodestra e sicurezza. Queste le cinque priorità per Pescara per il vicepresidente del consiglio regionale e candidato sindaco Domenico Pettinari. Priorità su cui lavorerà in vista delle prossime elezioni e quelle che intende mettere al centro della sua azione politica qualora fosse eletto. Il punto fatto in piazza Salotto e seguito al “tavolo delle idee” che ha convocato nella sede pescarese della Regione e cui hanno partecipato una settantina di persone.

Porto: le risposte alla marineria e la volontà di ricollegarsi con l'altra sponda dell'Adriatico

Un confronto sul tema, fa sapere, lo ha avuto con la marineria e quello che sarebbe emerso è che i dragaggi fino a oggi non sono stati fatti come si sarebbe dovuto. “La nostra città ha bisogno di un intervento urgente sul porto. Il canale deve essere davvero navigabile per le imbarcazioni. Abbiamo ascoltato tanti lavoratori della marineria e tutti mi confermano che le barche continuano a incagliarsi perché i dragaggi non sono fatti, a mio avviso, come dovrebbero – afferma infatti il candidato sindaco”.

“A quanto pare – spiega - il materiale viene spostato ai lati della foce rendendo il passaggio 'sicuro' molto stretto, quindi, basta il minimo errore per incagliarsi. Il porto di Pescara è la finestra sull’Adriatico. Bisogna lavorare bene per permettere alla città di riottenere il collegamento tra la sponda italiana e quella croata per incrementare il turismo che porta con sé lavoro e benessere”.

“Il porto – aggiunge Pettinari - è un elemento importantissimo per l’economia cittadina. Dobbiamo portare turisti e consentire alla marineria di lavorare al meglio senza subire i danni che nel corso degli ultimi anni hanno impedito al commercio di rifiorire”.

Aeroporto: riportare i voli per Torni e Milano e creare nuove rotte

L'altra grande infrascatura da rilanciare per il candidato sindaco è l'aeroporto. “Inaccettabile” per lui il fatto che lo scalo, “a due passi dalla città di Pescara sia diventato quasi privo di collegamenti.

Tra le priorità c'è dunque quella di riportare all'Aeroporto d'Abruzzo alcuni collegamenti utili soprattutto ai professionisti come quello per Milano Linate e Torino, ma anche riconnettersi con altre capitali europee. Necessario poi, aggiunge, portare nuove rotte “per incrementare il flusso di turisti e lavoratori”.

Ripristinare il decoro urbano e puntare su interventi risolutivi per le strade colabrodo

“Pescara deve essere pulita. C’è bisogno di una grande operazione di bonifica della nostra città”, afferma Pettinari che la definisce “sporca e maleodorante: è una vergogna”. “La situazione in alcuni quartieri è ancora più grave perché il centrodestra sta gestendo molto male la raccolta differenziata”, aggiunge tornando a criticare il porta a porta arrivato a Porta Nuova con non poche difficoltà. “È impossibile ipotizzare il rilascio in strada di sacchetti per palazzi con decine di appartamenti”, aggiunge entrando a gamba tesa nella polemica. La soluzione per lui sono “piccole isole ecologiche condominiali, controllate con telecamere e accesso con la chiave solo per chi vive negli stabili”. .

“Sulle strade della città abbiamo detto tanto e lo sfacelo continua a essere sotto gli occhi di tutti”, aggiunge ricordando le tante volte in cui ha parlato di strade colabrodo. “Sono piene di buche – torna a dire -. I pochi lavori fatti non hanno risolto i problemi. Bisogna lavorare tanto per la sicurezza stradale sia per le buche che per la segnaletica orizzontale”.

Basta mattanze di alberi e progetti non condivisi: chi costruisce ne donerà alla città

Dalla strada parco all'asilo in via della Fornace Bizzarri, passando per viale Marconi e andando a finire sull'ospedale di comunità Asl che nascerà al posto del parco di via 8 marzo. Per Pettinari questi sono solo alcuni degli esempi della politica sbagliata dell'attuale amministrazione su cui intende cambiare rotta.

“In merito alla Strada parco e viale Marconi sostengo che sono due strade importanti per la città: la prima è un polmone verde per Pescara nord che permette di muoversi in bici o a piedi in sicurezza, la seconda è sempre stata un punto commerciale importante, ma messo in ginocchio dalla nuova caotica viabilità”, afferma. “Viale Marconi ha tante attività commerciali ma non è una via di passeggio, quindi per dare respiro ai commercianti bisogna almeno ripristinare la possibilità di parcheggiare in modo da permettere ai clienti di recarsi nei negozi”, aggiunge.

“Esattamente come accaduto in via della Fornace Bizzari, il Comune vuole creare un ospedale di comunità in via 8 Marzo sacrificando il parco di quartiere. Continuano a depauperare il verde cittadino senza pensare al nostro futuro. Basti pensare alla mattanza di alberi che l’amministrazione sta facendo in tutto il comune”, aggiunge.

“A me piacerebbe una città in cui si piantano nuovi alberi e non dove si tagliano. A Pescara si potrebbe attivare un protocollo secondo il quale chi a qualunque titolo costruisce nel perimetro comunale abbia l’obbligo di donare degli alberi alla città”, afferma.

Sicurezza: incrementare la presenza delle forze dell'ordine soprattutto in centro e periferia

“Il quadrilatero centrale, che va da corso Vittorio Emanuele fino a via Leopoldo Muzii, è terra di nessuno”, esordisce toccando il tema.

“Chi frequenta o lavora in quei luoghi ci segnala punti particolarmente caldi in piazza Santa Caterina fino ad arrivare ai portici di piazza Salotto in cui, soprattutto nelle ore serali e nella zona più interna, sembra ci siano altissime situazioni di rischio. Quando il centro cittadino è compromesso vuol dire che siamo in una città non sicura”, chiosa Pettinari.

“Dobbiamo lavorare per migliorare la situazione. In centro come nelle periferie , che sono zone potenzialmente ancora più a rischio si deve attuare un massiccio controllo con forze dell’ordine che anche a piedi monitorano costantemente la città. Ci vogliono le forze dell’ordine per offrire ai tanti cittadini onesti, una sensazione di sicurezza e nel frattempo scoraggiare gli atti criminali”, conclude.

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