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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Riviera Sud

Dragaggio, Del Vecchio: "Il Porto rischia comunque di chiudere"

Il consigliere PD Del Vecchio interviene in merito alla questione del dragaggio, in particolare sulla questione del Piano Regolatore Portuale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

Finalmente il Comandante della Capitaneria di Porto di Pescara, Pozzolano, alza il velo della ipocrisia che fin qui è andata in onda da parte della politica locale e denuncia ciò che a tutti è noto da sempre:
il Porto di Pescara senza interventi manutentivi ordinari è destinato a chiudere.
Si erano mesi al sole per la tintarella della prossima primavera i vari rappresentanti della Regione, Provincia e Comune, certi che l’intervento straordinario di dragaggio in atto avrebbe concesso a loro e non al Porto, almeno il certificato di agibilità politica.
Hanno fatto trascorrere un intero anno, da quando il Governo con il D.L. 179 del 18.10.2012 aveva previsto risorse per un intervento straordinario di dragaggio, senza che nessuna iniziativa venisse presa per consentire alle strutture portuali di beneficiare di quegli interventi di manutenzione ordinaria di escavo che non potrà e non dovrà mai essere sospesa come non è sospesa l’azione del fiume che continua, a dispetto di questa sciatta classe politica, a scorrere e trasportare materiali che si depositano alla sua foce.

Con altrettanta ipocrisia il Sindaco di Pescara qualche settimana addietro si è sobbarcato l’ennesimo viaggio per riportare a Pescara quei collegamenti turistici che con la sua amministrazione sono andati perduti annunciando il lieto evento senza dire con chi come e quando questo avverrà.
Il Sindaco di Pescara ha percorso infaticabilmente chilometri e miglia e non ha trovato il tempo di fare qualche centinaio di metri per recarsi nella sede della Regione in Viale Bovio per chiedere che fine avesse fatto quel Piano Regolatore Portuale che è l’embri one di qualsiasi ipotesi di lavoro che possa rappresentare il risveglio del Porto di Pescara.
E’ andato in onda uno scandaloso gioco di rimpallo della “competente” struttura regionale su chi doveva firmare l’atto finale del PRP per consentire il prosieguo dell’iter amministrativo nelle stanze ministeriali che è culminato, per il superamento di ogni ignavia regionale, nella richiesta al Comune di una “presa d’atto” del procedimento.
Prea d’atto che è avvenuta il 1° agosto 2013 e come tutte le scartoffie di questo mondo stà producendo solo polvere e lassismo.
Ora sembra sia in arrivo un sostanzioso premio per i dirigenti regionali e, vista l’assenza della politica, non ci rimane che sperare nella buona luna di quel “competente” dirigente regionale che deve dare il definitivo visto per consentire al Porto di Pescara di riprendersi quella funzione e quel ruolo che incompetenti mani umane gli hanno tolto.
Una drammatica realtà che è appena alleviata dalla costatazione che l’opinione pubblica relega il Presidente della Regione Abruzzo all’ultimo posto del gradimento tra i Presidenti di regione ed il Sindaco Mascia risulta ancora più in basso dalla insufficienza per i suoi concittadini.

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