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Dragaggio Pescara, l'on. Catone chiede l'intervento del Ministro

E' stata trasmessa sulla RAI la Question Time dove l'On. Catone ha presentato una petizione al Ministro dell'Ambiente Corrado Clini in cui è stato chiesto l'intervento del Governo per la questione dragaggio

Un problema enorme per i pescaresi che hanno assistito ad un blocco totale del Porto e delle attività ad esso collegate. Era già stata fatta una petizione in passato al Governo centrale allor quando decine di Pescatori cominciarono a ribellarsi per i danni economici ereditati dalla gestione del porto.

Il Governo, come lo stesso Catone ha ricordato, ha affermato di "non essere competente sul territorio". Ciò che ne è conseguito è stato un rimpallo di responsabilità tra Governo e Regione Abruzzo con il risultato che le attività commerciali hanno subito un drammatico arresto riversandosi su una crisi economica già esistente.

Inoltre la carenza di adeguate risorse finanziarie e la mancanza di chiarezza e trasparenza dei risultati degli ulteriori accertamenti tecnici eseguiti sul  materiale da dragare, dopo quelli ufficiali effettuati dall'ISPRA, hanno impedito la soluzione del problema.

Tutto ciò ha determinato la perdita di posti di lavoro e il decremento del turismo soprattutto adesso che si avvicina la stagione estiva.

Proprio queste problematiche sono state esposte oggi dall'On. Giampieto Catone il quale ha chiesto "se e quando il governo, stante la forte rilevanza sociale della questione esposta, intenda convocare un tavolo operativo (con tutte le Istituzioni, le parti sociali e gli Enti locali coinvolti) al fine di trovare una soluzione rapida e i fondi necessari per determinare il ripristino del porto di Pescara".

L'interrogazione parlamentare è stata esposta oggi alle ore 15 in diretta televisiva sulla TV di Stato ed ha visto finalmente per la prima volta il parere favorevole da parte del Ministro Clini all'istituzione di un tavolo istituzionale "per discutere della grave situazione di interruzione dei lavori di dragaggio del Porto di Pescara". Si tratta di una "vittoria per tanti cittadini e lavoratori che per questo hanno perso il posto di lavoro, ed è un importante passo in avanti per restituire alla città di Pescara la possibilità di tornare ad essere un polo turistico tra i più strategici dell'Adriatico". Queste le parole di entusiasmo e soddisfazione pronunciate dall'On. Catone che conclude:

"Il pressing sul Governo non cesserà fin quando non saranno ripresi i lavorie fin quando non sarà fatta chiarezza sulle tante anomalie di questa vicenda a partire dalla verifica di come sia stato possibile confutare la relazione dell'ISPRA sulla compatibilità ambientale dei fanghi con una relazione di parte effettuata da un laboratorio privato. Resta il rammarico che nel rimpallo di competenze tra Governo e Regione si rischi di perdere un'altra stagione turistica che avrebbe potuto portare a Pescara nuovo sviluppo e nuova occupazione - conclude Catone - per questo dal tavolo tecnico dovranno emergere competenze chiare ed un crono-programma che consenta di restituire il Porto in tutta la sua efficienza nel più breve tempo possibile".

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