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Marcozzi (M5s): "Dati vergognosi sulla dispersione idrica, si istituisca una commissione d'inchiesta"

La capogruppo regionale chiede un intervento deciso per far fronte a "Quanto non è stato fatto negli anni passati": a Pescara si prde il 58,9 per cento di acqua, maglia nera d'Italia a Chieti con il 71,7 per cento

“Troppe parole, servono fatti. L'emergenza idrica in Abruzzo è drammatica. I dati pubblicati dall'Istat sulle perdite che si registrano sul nostro territorio sono di una gravità inaudita e richiedono un intervento immediato, in vista soprattutto della stagione estiva ormai alle porte. Per questo oggi, nella giornata mondiale dell'acqua, voglio comunicare che sto per protocollare la richiesta di istituzione di una commissione d'inchiesta in consiglio regionale a tema acqua, alla quale sto lavorando da giorni”. Lo annuncia la capogruppo regionale M5s Sara Marcozzi che vuole “chiarezza .su quanto non si è fatto in questi anni e su quanto ci sarà ancora da fare. L'Abruzzo è tra le regioni in cui si disperde più risorsa idrica in Italia, e non si può più accettare questo risultato come fosse un problema impossibile da risolvere. È il momento di intervenire in maniera concreta e lo faremo a stretto giro”. La Marcozzi riporta quindi i dati della dispersione idrica in Abruzzo definendoli “vergognosi”. “Tra i capoluoghi solo Teramo è al di sotto della media nazionale con il 28,6% di perdite, mentre ci sono L'Aquila al 50,7%, Pescara al 58,9% e addirittura Chieti al 71,7% e maglia nera d'Italia – incalza -. Anni di mancanza di investimenti hanno fatto sì che la nostra rete si logorasse col tempo, diventando il colabrodo che ci piazza in fondo alla classifica italiana”.

“Questi numeri – sottolinea Marcozzi - nascondono in sé innumerevoli disagi per la cittadinanza, che si vede periodicamente privata di un diritto universale e fondamentale come quello dell'accesso alla acqua. Ogni giorno leggiamo di segnalazioni dei cittadini, che lamentano interruzioni idriche anche nei mesi invernali, rotture o disagi di ogni natura”. “Di acqua in Abruzzo si occupa l'Ersi, un ente pubblico e partecipato da tutti gli enti locali della regione. A questo si aggiungono sei gestori, distribuiti sull'intero territorio. Davanti a un'emergenza ormai conclamata, la prima cosa da fare è trovare un coordinamento chiaro tra tutte le parti in causa, un punto di riferimento a cui si possano affidare sia gli enti che si occupano della gestione idrica che associazioni e cittadini. Per questo motivo è necessaria l'istituzione di una commissione d'inchiesta ad hoc di cui mi faccio promotrice per tutte le forze di opposizione che, sono certa, apprezzeranno l'iniziativa. Faremo luce su quanto avvenuto negli anni passati – conclude la capogruppo M5s -, gettando anche le basi per trovare soluzioni a un problema gravissimo che affligge l'intero Abruzzo, con picchi del tutto inaccettabili”.

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