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Domenica, 10 Dicembre 2023
Politica

Sola (M5s) sulle dimissioni da vicesindaco di Santilli: "Gravi affermazioni della Lega, è una guerra tra bande"

Il consigliere comunale con un post su facebook dice la sua su quanto accaduto a Palazzo di Città dopo l'uscita dalla Lega dell'ormai ex vicesindaco e le dichiarazioni del segretario provinciale del partito: "Scaricate su di lui tutte le responsabilità delle scelte più contestate, un balletto di pretese e capricci"

“Quello che sta avvenendo in queste ore all'interno della maggioranza di centrodestra a Pescara ha del vergognoso, e conferma come questa amministrazione stia trasformando la nostra città nel palcoscenico di una guerra tra bande”. A scriverlo sul suo profilo social commentando così le dimissioni da vicesindaco di Gianni Santilli che ha lasciato la Lega entrando in Fratelli d'Italia, è il consigliere comunale del M5s Paolo Sola. Un pensiero condiviso con gli altri esponenti del Movimento e che si aggiunge alle critiche sollevate dal centrosinistra che parlano di “calciomercato” in vista delle prossime elezioni. “Già volano stracci”, scrive ancora Sola che definisce “gravissime” le affermazioni del segretario provinciale del Carroccio Emanuele Evangelista qualora fossero confermate.

Il “retroscena” cui si riferisce è quello in cui la Lega “scarica sulle spalle di Santilli tutta la responsabilità di due degli ultimi 'casi' più contestati dalla città: la cementificazione del parco di via della Fornace Bizzarri e il raddoppio delle tariffe delle mense scolastiche”. Come noto sul primo sia il Movimento che il centrosinistra si erano schierati dalla parte dei cittadini costituitisi in un comitato per dire “no” all'asilo nel parco di quartiere con la vicenda passata prima per il Tar (Tribunale amministrativo regionale) dove avevano incassato la vittoria, e poi per il consiglio di Stato che invece ha riconosciuto le ragioni dell'amministrazione dando il via libera al progetto.

Con quanto dichiarato il segretario del partito che Santilli ha lasciato, si è sostanzialmente ammesso, prosegue l'esponete dl M5s, “di averlo sostenuto su queste decisioni pur non condividendole. Uno scenario imbarazzante in cui entrambe le parti ne escono con la faccia sporca, in ogni caso. L'unica cosa chiara ormai a tutti – conclude - è cosa il centrodestra intenda per 'amministrare la cosa pubblica' un balletto di pretese e capricci personali, da far quadrare in un grande mosaico di 'do ut des'”.

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