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Dimissioni Testa Dragaggio Porto, la lettera al Presidente Monti

Pubblichiamo la lettera inviata dal Presidente della Provincia Guerino Testa al Presidente del Consiglio Monti riguardante le dimissioni dal ruolo di Commissario Straordinario per il Dragaggio

Illustrissimo Presidente,

da tempo mi trovo impossibilitato ad esercitare fattivamente l’incarico conferitomi il

20 giugno 2011 con O.P.C.M 3948 quale Commissario straordinario per il dragaggio

del porto di Pescara.

Sulla mia strada ho trovato una serie di veti incrociati insuperabili, e ho

purtroppo registrato la mancanza da parte del Governo sia di provvedimenti fondati

su accertamenti tecnici ritenuti attendibili, dirimendo così definitivamente i dubbi in

ordine alla qualità del materiale da dragare, sia di semplici risposte alle svariate

istanze e richieste di incontro presentate in tempi e modi diversi, oltre a dover fare i

conti con la assoluta carenza dei mezzi finanziari necessari a far fronte ai fatti

accaduti successivamente al mio incarico.

La gravissima situazione di impraticabilità in cui versa il porto di Pescara

determina crescenti danni di tipo economico, sociale, turistico e di immagine della

città oltre ad un concreto rischio di esondazione del fiume le cui conseguenze si

prospettano tra le più disastrose per il capoluogo adriatico.

L’impotenza cui sono mio malgrado costretto non fa venir meno uno

schiacciante senso di responsabilità, in primis di ordine morale, nei confronti di tutti

cittadini.

Ritengo che il Governo avrebbe dovuto garantire un doveroso supporto, non

solo e non tanto alla mia persona, quanto piuttosto allo scalo pescarese, un porto di

rilevanza nazionale mentre, oggi più che mai, sono SOLO e vivo costantemente nel

timore di gesti inconsulti che più e più volte sono stati minacciati dagli operatori del

porto.

Non voglio trovarmi, però, a fronteggiare inerme atti di disperazione legati

allo stato di crisi in cui la categoria versa ormai da troppo tempo e che, giorno dopo

giorno, diventa sempre più insostenibile.

Non avendo i mezzi e gli strumenti giuridici per operare RASSEGNO LE MIE

DIMISSIONI rinunciando al mandato con decorrenza immediata.

Rimetto a questo punto al Governo centrale il compito di provvedere a

sanare l’attuale situazione del fiume Pescara, con l’assicurazione che sarò, in ogni

caso, sempre e comunque al fianco della marineria, di tutti gli operatori del porto e

della intera comunità pescarese, estremamente danneggiata da questa situazione.

Distinti saluti.

IL COMMISSARIO DELEGATO

dott. Guerino Testa

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