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Dimissioni consiglieri Pescara, Mascia: "Una vergogna"

Duro il commento del sindaco Mascia in merito alla possibilità che 21 consiglieri (17 fino ad ora) possano dimetttersi per far cadere l'amministrazione comunale

Commento duro da parte del sindaco Mascia in merito alla possibilità che 21 consiglieri comunali (fino ad ora hanno sono 17) si dimettano per far cadere l'amministrazione comunale.

Pescara merita senza dubbio qualcosa di meglio di un centro-sinistra che, dopo aver remato contro la città per cinque anni, sta ora lavorando da un mese sperando di rosicare in qualche angolo della coalizione di maggioranza per raggranellare quelle 21 firme utili per la sfiducia al nostro governo, condannando la città di Pescara a un commissariamento lungo un anno. Una vergogna per quei poveri cittadini che hanno votato quel centro-sinistra, cittadini ai quali da cinque anni raccontano menzogne su una coalizione di governo che ha lavorato senza sosta, ormai terrorizzati dal nostro operato, dai risultati che continueremo a raggiungere sino all’ultimo giorno e che rappresenteranno il nostro biglietto da visita alla città. E non meritano neanche un pensiero quei consiglieri-traditori, che solo oggi, dopo cinque anni, si accorgono di non condividere la linea di una maggioranza con la quale hanno abbondantemente governato, senza disdegnare anche ruoli di rilievo. Quei consiglieri dovrebbero sapere che la città non dimentica e ricorderà, uno a uno, i nomi di quei consiglieri che hanno tradito”.ha detto Mascia che prosegue

"Consiglieri che, probabilmente seguendo la regia di un unico sceneggiatore esterno, che da mesi ha scritto il copione sperando di trovare attori capaci di recitare la propria parte, ovviamente si sono ben guardati da lasciare la poltrona per cinque anni, beneficiando anche di incarichi e presidenze di prestigio, per poi accorgersi di non condividere la linea della maggioranza di Governo a sole tre settimane dalla fine della consiliatura. Eppure, nonostante quella regia, nonostante il ciak sia scattato puntuale nel pomeriggio, sperando di riuscire a scimmiottare quanto accaduto a Montesilvano, nonostante la lunga preparazione, le telefonate convulse per convincere i più reticenti, alla fine le 21 firme contestuali non sono arrivate, rimediando anche l’ennesima bella figura." dichiara il sindaco che conclude

"Pescara merita amministratori che, come ha fatto il centro-destra per cinque anni, rivestono tale ruolo nell’esclusivo interesse del territorio, e che prima di lanciarsi in una fallimentare raccolta di firme, almeno sanno contarsi”.

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