Ragazzi al freddo nelle scuole? In provincia si litiga per il riscaldamento
Nonostante le temperature si siano fatte più clementi negli ultimi giorni, in Provincia s'infiamma il dibattito sulla possibilità che i ragazzi nelle scuole possano rimanere senza riscaldamento a causa della mancanza di fondi
Provocazioni, pochi soldi e freddo.
Sono queste le parole chiave in Provincia negli ultimi giorni, con il dibattito che si è acceso fra il Presidente Testa e il Consigliere Allegrino innescato dalle dichiarazioni del presidente Upi Saitta che ha minacciato forme di protesta eclatanti nelle province italiane per protestare contro la cancellazione delle province ed il taglio dei fondi.
IL FATTO Saitta infatti ha minacciato di staccare il riscaldamento nelle scuole superiori, gestite dagli enti provinciali, per far fronte al taglio di fondi provenienti dal Governo, nell'ambito della Spending Review che tanto fa discutere in questi giorni.
ALLEGRINO Il Consigliere provinciale Allegrino ha chiesto a Testa una presa di distanza netta rispetto alle dichiarazioni di Saitta, chiedendo la completa tutela per gli studenti e per le famiglie. " Non spenga dunque il riscaldamento delle scuole, creando disagio a ragazzi e famiglie, spenga piuttosto quello del Palazzo che presiede, perché il sacrificio sia per gli adulti e dia un esempio nazionale di realismo in un momento in cui la sfiducia della gente nei confronti della politica tocca i massimi storici, proprio a causa dei privilegi a cui la politica non ha il coraggio di rinunciare.
Da cittadina mi sarei aspettata una manifestazione pubblica di buon senso da parte del presidente di un ente la cui sorte è stata già decisa dalla spending review. Invece niente di nuovo rispetto ad una mobilitazione che fino ad oggi ha consolidato solo l’immagine di una politica arroccata sugli scranni pubblici e incapace di rinunciare ai privilegi." ha detto la Allegrino, sottolineando come le parole di Saitta siano particolarmente gravi creando ancora maggiore distanza fra le istituzioni ed i cittadini.
TESTA Il Presidente Testa ha subito replicato alla Allegrino sottolineando come non verrà spento il riscaldamento in nessuna scuola di competenza e in nessun ufficio dell'ente. "Dovendo decidere su quali capitoli incidere, di certo non rivolgiamo la nostra attenzione alle scuole ma è anche vero che, come dice il presidente dell'Upi, le minori disponibilità di fondi mettono e metteranno sempre più a repentaglio servizi e interventi di prim'ordine per quelle che sono le competenze delle Province, dai lavori stradali alle attività in favore dei disabili, passando anche per le scuole. Ma posso assicurare che scuole e uffici rimarranno al caldo, anzi con i lavori di efficientemento energetico promossi dall'assessore Angelo D'Ottavio gli uffici di piazza Italia sono più caldi spendendo meno" ha replicato Testa.
IL CASO In realtà, anche se per motivazioni diverse, si è già verificato nei giorni scorsi un caso simile in una scuola superiore. Parliamo del Liceo D'Ascanio di Montesilvano, dove a causa delle inadempienze della società Eni Gas & Power non è stato possibile attivare il riscaldamento. Il problema è di natura tecnica e burocratica, legato all'allaccio dell'impianto.
"E' deprecabile il notevolissimo ritardo da parte di Eni Gas & Power che costringe oggi la Provincia ad assumere tale inevitabile decisione. La richiesta di allaccio e fornitura del gas metano è stata presentata dalla Provincia all'inizio del mese di giugno e successivamente integrata ma ad oggi la procedura non è stata ancora espletata per cui la Provincia si è sentita obbligata a diffidare la società evidenziando che, stando così le cose, si prospetta una interruzione di pubblico servizio le cui responsabilità non potranno che ricadere sulla Eni Gas & Power."ha tuonato Testa assieme all'assessore Rapposelli, sottolineando che fino a quando non sarà possibile accendere il riscaldamento nei nuovi locali, gli studenti seguiranno le lezioni in altre aule già riscaldate.
Ancora una volta dunque i tagli ai fondi del Governo, la Spending Review, il taglio delle Province accendono il dibattito pubblico. Speriamo permettano di continuare ad accendere i termosifoni anche nelle nostre scuole.