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L'accusa del centrosinistra: "Con i nuovi parcheggi i cittadini pagano 'il buco' di viale Marconi"

I consiglieri comunali in via Cetteo Ciglia per chiedere alla giunta Masci, con una moratoria, di fare un passo indietro: "Ennesima mazzata per cittadini ed esercenti, sono fuori dalla realtà"

Gli oltre 700 nuovi parcheggi a pagamento di Pescara sono il conto che i cittadini devono pagare per coprire “il buco” di viale Marconi, arrivato a 170 mila euro al 31 gennaio: il Comune è ormai “diventato una madre cattiva che vuole solo il madre dei propri cittadini”. Sono il dubbio e l'accusa avanzata da Piero Giampietro e tutti i consiglieri comunali del centrosinistra, annunciando la presentazione di una moratoria per chiedere alla giunta Masci di fare un passo indietro per una decisione che arriva tra l'altro “nel momento sbagliato”: quello della più grave crisi economica e sociale che si sta vivendo dal dopoguerra ad oggi. Complessivamente, spiega Giampietro, sono 875 i parcheggi a pagamento in città: 705 i "nuovi" cui se ne aggiungono altri che si sommeranno ai già esistenti tra via Ostuni e via Bologna. Nuovi parcheggi che, nella gran parte dei casi, sottolineano gli esponenti del centrosinstra, si trovano in zone non centrali: a questi si aggiunge il pagamento deciso per la domenica e i festivi, anche di notte, per gli spazi dell'area di risulta e quelli antistanti il Bingo. Un “no” chiaro e una richiesta di dietrofront quella avanzata dai consiglieri, arrivato da via Cetteo Ciglia, la strada dove si concentrerà il maggior numero dei nuovi parcheggi a pagamento: 230 per 5 euro al giorno. L'ennesima mazzata che si abbatte sui cittadini, ma anche per gli esercenti che nulla ha a che fare, incalza Giampietro, con la mobilità sostenibile dato che “si tratta di strade non centrali, non servite da piste ciclabili e dove non c'è stato alcun potenziamento del traposto pubblico locale”.

Elemento quest'ultimo sottolineato anche da Stefania Catalano che, piuttosto, al Comune chiede di attivare le videocamere di sicurezza installate, ma che, di fatto, non sono operative come in altre zone della città, denuncia. “Ci chiediamo quale sia l'urgenza di fare cassa e se il motivo vero – ribadisce Giampietro – è che non sanno come coprire l'enorme buco dell'infinito cantiere di viale Marconi partito per i capricci di qualcuno”. Per l'esponente Pd la decisione presa ieri dall'amministrazione, che ha concesso la sosta gratuita in via Ciglia per la prima ora, è “insignificante”. A sottolineare come questa zona sia stata capace nel tempo e grazie a tanti interventi, anche edilizi fatti è Marinella Sclocco: “qui oggi ci sono anche uffici importanti, tante attività commerciali che hanno creato movimento in una zona che era morta. Far pagare i parcheggi è ucciderla”. Il caso di via Cetteo Ciglia è però, appunto, un caso.

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E' su tutto il nuovo piano sui parcheggi a pagamento che il partito democratico chiede di fare un passo indietro. A soffermarsi sulla sofferenza del centro città sono Pagnanelli e Di Iacovo con quest'ultimo che, sottolineando “l'assurdità mai vista” di far pagare i parcheggi dell'area di risulta e del Bingo anche di notte, oltre che la domenica e i festivi, torna ad accusare la giunta Masci di voler “uccidere” la zona della socialità. “L'ennesimo disincentivo a venire in centro e vivere quella che era un fiore all'occhiello della città invidiato anche da altre regioni”, chiosa. Un disincentivo di cui la città e le sue attività risentiranno anche la domenica, afferma Paganelli, laddove molti, da tutta la provincia, rinunceranno a passare una giornata in città: “ci sarà una totale assenza e una desertificazione del centro penalizzando soprattutto i servizi di consumo che la domenica sono aperti. Tra l'altro – conclude – saranno esclusi gli abbonamenti per il parcheggio a fianco della chiesa del mare: sarà solo a pagamento e chi vuole starci mezza giornata pagherà cifre altissime”. Ad annunciare la moratoria, infine, è Marco Presutti che ribadisce come questo sia proprio il momento peggiore per fare una scelta di questo tipo: “l'orologio del Comune si è fermato è c'è una mancanza del senso della realtà se non si comprende le difficoltà dei cittadini alle prese con gli enormi rincari energetici”. Un “no” quello del centrosinistra che si aggiunge a quello della Cna che proprio per via Cetteo Ciglia ha raccolto 700 firme di residenti ed esercenti con questi ultimi che temono di perdere clienti in un momento già difficile. Non va meglio ai dipendenti che pagano già lo scotto del caro carburante, ci racconta lei stessa che ha un'apprendista che arriva da Penne. Per lei il parcheggio a pagamento significherà un'ulteriore spesa di 100 euro al mese per coprire tutti i cinque giorni lavorativi settimanali.

Questa la mappa di tutti i parcheggi a pagamento che saranno presenti a Pescara: 230 in via Cetteo Ciglia, 140 in piazza Mancini (nei pressi del centro per l'impiego di via Passo Lanciano), 123 in via Paolini, 20 in piazza Unione, 170 tra via Ostuni e via Bologna, 102 in via Delfino Spiga, 30 in via Falcone e Borsellino e 60 nell'ex mercato etnico della città.

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