Il candidato del centrosinistra D'Ascanio sulle elezioni provinciali: "La destra cerca solo una spartizione di potere"
Il candidato alla presidenza della provincia per il centrosinistra interviene a pochi giorni dalle elezioni di secondo livello
Alessandro D'Ascanio, sindaco di Roccamorice e candidato alla presidenza della provincia di Pescara, interviene a pochi giorni dalla consultazione elettorale di secondo livello che porterà all'elezione del nuovo presidente dell'ente. D'Ascanio, che rappresenta il centrosinistra e le forze civiche, attacca il centrodestra parlando di una mera occasione per risolvere faide interne e per proseguire nella spartizione di futuri posti di potere senza alcuna idea e programma per il territorio:
"Non una parola sulle scelte discutibili dell'amministrazione Zaffiri, rispetto alla quale si pone in inevitabile continuità né, tanto meno, sulla mortificazione dei piccoli Comuni e delle aree interne stante la scelta di candidare un esponente di una città dell'area urbana in una fase storica nella quale, posto il processo di nascita della Nuova Pescara, si presenta necessario un riequilibrio a tutela delle altre aree del territorio provinciale. Il polo sedicente civico (costruito da professionisti della politica per antonomasia) vuole al solito lucrare su una rendita di posizione ambigua e arrogante."
La lista "Democratici e civici per la Provincia di Pescara" spiga D'Ascanio vuole proporre un governo serio, credibile e adeguato per la Provincia, in coordinamento e sinergia con i comuni del territorio:
"Capace di coinvolgere le comunità nella programmazione di investimenti in materia di viabilità, edilizia scolastica, transizione digitale, attrazione e implementazione progettuale di risorse finanziarie, stimolo e attivazione di iniziative dal basso anche oltre le competenze amministrative dell'Ente in una fase di ridisegno complessivo della Provincia. Una lista costruita per le elezioni provinciali, per mettere a disposizione dell'Ente un contributo di esperienza amministrativa accumulata in anni di governo dei Comuni, per ricostituire un rapporto di confronto con i cittadini su temi di importanza capitale nella vita quotidiana".