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Sabato, 20 Aprile 2024
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"Vince" D'Alfonso: rigettato il ricorso del M5S sull'incompatibilità

Accolta la tesi difensiva sulla scelta del governatore dopo la convalida della Giunta per le elezioni del Senato. Il tribunale, secondo quanto si è appreso, ha condannato alle spese legali i pentastellati

Il Tribunale civile dell'Aquila ha rigettato il ricorso presentato dal M5S, che è all'opposizione in consiglio regionale, con il quale si chiedeva l'incompatibilità del governatore Luciano D'Alfonso, eletto senatore del Pd lo scorso 4 marzo, con la carica di presidente della Giunta abruzzese. Il tribunale, secondo quanto si è appreso, ha condannato alle spese legali i pentastellati. I giudici si erano riservati la decisione dopo l'udienza che si è svolta l'altro ieri: nella sentenza hanno accolto la tesi difensiva secondo la quale la scelta tra le due cariche elettive dovrà essere effettuata dopo la convalida da parte della Giunta per le elezioni del Senato dell'elezione a senatore.

Incompatibilità D'Alfonso: assessore Paolucci, "Ha vinto la democrazia"

"Su un punto è stata fatta chiarezza: la convalida di un eletto è un passaggio fondamentale del processo democratico, e i giudici aquilani hanno accolto la tesi per cui la validazione dell'elezione è sub iudice fino al pronunciamento della Camera di appartenenza".

Così in una nota l'assessore regionale Silvio Paolucci commenta la decisione del Tribunale civile dell'Aquila che ha respinto il ricorso sull'incompatibilità tra i due ruoli elettivi del presidente Luciano D'Alfonso, eletto senatore alle Politiche dello scorso 4 marzo, intentato dai rappresentanti abruzzesi del Movimento Cinque Stelle, condannandoli a pagare le spese di giudizio.

"Il Movimento Cinque Stelle - dice Paolucci - ha voluto cavalcare strumentalmente la vicenda, portando avanti un'ipotesi che da un lato sottolinea il tasso di estremismo giustizialista dei suoi rappresentanti e dall'altro fa emergere l'inconsistenza nell'approfondire il merito delle questioni amministrative. I grillini hanno dimostrato la loro incapacità di analisi e si candidano a governare senza conoscere le regole dell'ordinamento".

Incompatibilità D'Alfonso: M5S, "Faremo appello"

Come prevedibile, il Movimento 5 Stelle non accetta questo verdetto e in una nota afferma quanto segue:

"Per noi questa interpretazione non è condivisibile. Abbiamo avanzato al Tribunale una domanda chiara: dichiarare la sussistenza della incompatibilità, e la successiva decadenza, dalla carica di consigliere regionale e presidente di regione, non di certo da Senatore. In sostanza abbiamo chiesto se fosse possibile 'appartenere', contemporaneamente, al Consiglio regionale dell'Abruzzo e al Senato della Repubblica. Non ci sembra che sia stata data risposta a ciò. Pertanto, ricorreremo in appello".

Si schiera al fianco dei pentastellati anche l'ex parlamentare di Forza Italia Fabrizio Di Stefano:

"La sentenza sull'incompatibilità di D'Alfonso non sancisce la legittimità del suo doppio incarico, che resta assolutamente illegittimo, ma semplicemente, non entra nel merito e rimanda alla sede Parlamentare l'adempimento. Se nella forma i 5 stelle hanno avuto torto, nella sostanza continuano ad avere ragione".

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