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D'Alfonso: "Ora denuncio Bellachioma, sembra di tornare al fascismo"

Il senatore Pd: "Dire, rivolto ai magistrati: "Se toccate Salvini veniamo a prendervi a casa" equivale alle parole di minaccia "Chi tocca il Duce avrà piombo" rivolte al magistrato Del Giudice che mise sotto accusa i fascisti indiziati dell'omicidio Matteotti"

"Le dichiarazioni dell'on. leghista abruzzese Giuseppe Bellachioma sono di una gravità inaudita e destano grande preoccupazione. Sul piano politico sembra essere ritornati al periodo fascista, durante il quale l'indipendenza della Magistratura fu completamente annullata e qualche magistrato coraggioso subiva atti di intimidazione non dissimili da quello messo in atto da Bellachioma. Dire, rivolto ai magistrati: "Se toccate Salvini veniamo a prendervi a casa" equivale alle parole di minaccia "Chi tocca il Duce avrà piombo" rivolte al magistrato Mauro Del Giudice che mise sotto accusa i fascisti indiziati dell'omicidio di Matteotti".

Lo scrive l'ex presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, ora senatore Pd.    

''Le forze democratiche hanno il dovere di non sottovalutarne i rischi, anche se la magistratura ha preso posizione ferma contro questa inaccettabile condotta. Le parole di Bellachioma integrano, a mio avviso, il reato previsto dall'art. 338 del Codice penale: presenterò denuncia alla Procura della Repubblica''.

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