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Masci risponde alle critiche sulla fontana luminosa e annuncia nuovi interventi di riqualificazione

Il sindaco promette di piantare nuovi alberi in città e non dimentica Porta Nuova. Poi sul Big Piano: "Abbellire la piazza centrale della città con un'opera iconica e identitaria non è una cosa inutile"

Come prevedibile, la fontana luminosa (inaugurata appena tre giorni fa) sta facendo discutere la città, dividendo i pescaresi in favorevoli e contrari. Addirittura, su alcuni profili Facebook legati al centrosinistra, c'è chi rimpiange il Calice di Toyo Ito. Il sindaco Carlo Masci, a mezzo social, sta rispondendo pazientemente a tutte le critiche, spiegando come funzionerà l'opera di Remo Saraceni e quali saranno i futuri interventi dell'amministrazione comunale. L'obiettivo della maggioranza, infatti, è di colmare pian piano tutte quelle lacune che per troppo tempo sono rimaste scoperte (e incompiute) in varie zone del capoluogo adriatico.

Questa la difesa del sindaco: "In ogni città, nella piazza principale, c'è un elemento attrattivo. Chi c'era prima di me ha pensato a un'opera statica, implosa dopo due mesi. Per quattordici anni c'è stato un buco nero, più nero della piazza, criticato da tutti. Non poteva rimanere così, al centro di Pescara. Oggi c'è una fontana interattiva con cui ciascuno può comunicare, a cominciare dai bambini. Nulla è inutile nelle città, se serve per riempire un vuoto o per attirare persone. Pescara è la città del futuro e delle relazioni, e un'opera artistica immaginifica che dialoga con tutti la rappresenta appieno. Il tempo ci dirà. Per ora è partita meglio di qualsiasi aspettativa. Non pretendo che piaccia a tutti, ma da oggi nessuno potrà dire più che lì c'è un buco nero".

Interpellato da IlPescara.it, Masci poi aggiunge: "È una fontana ipertecnologica ma che ha un cuore tutto abruzzese, perché Remo Saraceni, inventore del Big Piano, è un pescarese che si è trasferito in America, dove ha raggiunto un successo mondiale, e ora ha voluto realizzare questo concept per la nostra città. Le maestranze sono tutte pescaresi e hanno lavorato giorno e notte, anche nei giorni festivi, per arrivare a questa tanto attesa inaugurazione. Acqua, luce e suono rappresentano Pescara, una città effervescente, dinamica, che guarda al futuro, e questa fontana sarà il simbolo di una rinascita tutta pescarese". 

Masci: "La fontana musicale non funziona nelle ore notturne"

Per quanto riguarda le caratteristiche del Big Piano, il primo cittadino spiega che "la fontana musicale ha un programma e a una certa ora la spegniamo. Può suonare da sola, può suonare collegata al getto d'acqua, può suonare con il piano. Inoltre può fare il getto di tutti i colori e non. Tutte le funzioni sono indipendenti fra loro".

E ancora: "La fontana può essere programmata per qualsiasi tipo di musica. Si possono programmare tutte le canzoni del mondo. La programmeremo. L'idea è fare uno spettacolo musicale di qualche minuto ogni ora, fino alle 20, escluse le prime ore del pomeriggio, per rispettare chi riposa e dorme". L'opera, infatti, non è funzionante nelle ore notturne proprio per evitare di arrecare fastidio ai residenti a causa del rumore che produce, anche se - precisa Masci - "il suono è direzionale".

Infine il sindaco afferma: "Abbellire la piazza centrale della città con un'opera iconica e identitaria non è una cosa inutile. Il calice imploso (amministrazione D'Alfonso, ndr) era costato cinque volte la fontana, mentre il mercatino etnico (amministrazione Alessandrini, ndr) è costato come la fontana e non è stato mai messo in funzione".

Gli interventi sulle piante 

Per quanto riguarda le riqualificazioni stabilite dall'attuale amministrazione, Masci fa sapere che "abbiamo previsto circa un milione di euro per piantare alberi in città. Oltre a ciò, interverremo anche su corso Umberto e piazza Sacro Cuore, dove pianteremo circa 200 alberi, eliminando quelli secchi che da troppi anni sono lì a dare un'immagine pessima della città. Tutte le piante che non hanno attecchito sono state sostituite, e lo saranno ancora: la ditta ha l'obbligo di garantire l'attecchimento di tutte le piante. Nelle aiuole ancora vuote saranno inserite delle strutture leggere in acciaio che saranno utilizzate come punti di appoggio di piante rampicanti colorate. Le piante sono giovani, devono crescere, facciamole crescere, prima c'erano solo piante secche e morte, quelle sì che erano secche".

Al momento, puntualizza Masci, "stiamo intervenendo su via Tiberi, a seguire via Colle di Mezzo. Quelli sono alberi di taglia grande, diamo loro il tempo di crescere. Su corso Vittorio Emanuele non ci sono aiuole ampie, ci sono troppi sotto-servizi, non si possono ricavare aiuole con la terra necessaria per piante di altissimo fusto. Per questo motivo ci sono i vasconi, così c'è più terra di quella che c'è normalmente. Le strade che si affacciano sul corso sono pedonali, non c'è traffico automobilistico sostenuto, anzi è proprio ridotto al minimo".

L'attenzione per Porta Nuova

Relativamente alle strade, Masci cita le "opere utili e necessarie a Porta Nuova", riferendo che "a gennaio faremo partire la riqualificazione di via Andrea Doria, dell'ultimo tratto della riviera da via Vespucci al fiume, e lo sfondamento di via Benedetto Croce all'altezza di via Vespucci fino al fiume. Non va poi dimenticata la demolizione dei tre palazzi Ater in via Lago di Borgiano con la creazione di una grande piazza al loro posto, che non è meno importante della fontana musicale. Oppure la demolizione del Ferro di Cavallo. Ogni quartiere ha bisogno di cose diverse, noi le stiamo facendo".

Il discorso su Porta Nuova non può, tuttavia, non coinvolgere anche le luminarie: da sempre, infatti, le amministrazioni che si succedono a Pescara vengono accusate di trascurare la zona della città al di là del fiume, privilegiando il centro. "Le luci sono in centro nelle zone pedonali e a Porta Nuova nel centro storico pedonale", sostiene Masci. "Quest'anno abbiamo deciso, seguendo un'indicazione che veniva dai cittadini, così com'è successo in ogni parte d'Italia, di spendere meno in illuminazione natalizia, illuminando le strade dove le persone possono passeggiare, ma comunque addobbando in ogni quartiere l'albero più grande della piazza principale per far sentire dovunque il Natale, ne abbiamo addobbati 29, destinando ai senzatetto e alle persone meno abbienti le risorse risparmiate. Le luminarie, rispetto all'anno scorso, sono costate 2/3 di meno. È stata una scelta, che si può condividere o meno, ma non è che abbiamo trascurato una zona per un'altra. Se l'anno prossimo torneremo alla normalità, metteremo più luci".

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