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Terme di Caramanico, consiglio provinciale straordinario per discutere del loro futuro e rilanciare il territorio

Lunedì 9 gennaio alle 12 l'incontro nella Sala Tinozzi della Provincia con l'invito aperto anche al presidente Marsilio, i consiglieri regionali, i parlamentari abruzzesi e i sindaci del territorio e il 25 si chiude l'avviso per procedere alla vendita all'asta

Appuntamento alle 12 di lunedì 9 gennaio nella Sala Tinozzi della Provincia di Pescara con il consiglio straordinario convocato dal presidente Ottavio De Martinis per discutere su possibili soluzioni che consentano di rilanciare le Terme di Caramanico la cui crisi, a seguito del fallimento e la chiusura, ha avuto e sta avendo gravi conseguenze economiche e occupazionali non solo nel comune, ma in tutto il comprensorio.

L'obiettivo è trovare una strategia condivisa e proprio per questo all'incontro sono stati invitati a partecipare il presidente della Regione Marco Marsilio, i deputati abruzzesi Luciano D'Alfonso (Pd), Nazario Pagano (FI) e Guerino Testa (FdI), oltre ai consiglieri regionali, all'assessore regionale Nicola Campitelli, al dirigente del dipartimento territorio-ambiente del servizio politica energetica e risorse del territorio dell'ente Dario Ciamponi e i sindaci di Caramanico Terme, Lettomanoppello, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Salle, Roccamorice, Abbateggio, Sant'Eufemia a Maiella, Turrivalignani, Serramonacesca e Scafa.

All'ordine del giorno quindi ““La crisi delle Terme di Caramanico, prospettive per le soluzioni tese alla riapertura e modalità di affrontare la crisi dell’offerta turistica, la crisi occupazionale legata al dell’offerta sanitaria” e la richiesta rivolta a tutti gli invitati ad intervenire per portare “

Ai sensi dell’art. 25 del Regolamento del Consiglio Provinciale, i soggetti invitati possonoil loro contributo di conoscenze, di sostegno e per far conoscere gli orientamenti degli enti e delle parti sociali rappresentate”, si legge nella convocazione della Provincia.

Attesa intanto per l'esito dell'avviso per la vendita all'asta delle Terme cui si potrà partecipare entro le 12 del 24 gennaio. Un avviso che in base alla perizia di stima prevede un prezzo base di oltre 14 milioni di euro e un'offerta minima di oltre 12 milioni di euro (pari all'85 per cento del prezzo base), una cauzione pari ad almeno il 10 per cento del prezzo offerto e un rilancio minimo di gara di 50mila euro precisando che “in fase di presentazione dell'offerta e di rilancio in aumento in caso di gara non è consentito l'inserimento di importi con decimali”.

Il 25 gennaio l'avvio vero e proprio della gara sul portale Aste telematiche che durerà 7 giorni per chiudersi il primo febbraio alle 12. “Nell'ipotesi si presentazione di unica offerta valida – si legge ancora nel documento – si precisa che nel caso di mancata connessione dell'unico offerente, l'aggiudicazione potrà comunque essere disposta in suo favore”, mentre “nell'ipotesi di presentazione di più offerte valide si procederà con gara telematica tra gli offerenti con la modalità asincrona sul prezzo offerto più alto (anche in presenza di due o più offerte di identico importo); la gara, quindi, avrà inizio subito dopo l'apertura delle offerte telematiche ed il vaglio di ammissibilità delle stesse”. All'aggiudicazione si procederà il giorno successivo alla scadenza della gara con il trasferimento di proprietà che avverrà mediante rogito.

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