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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Cremonese sul giro di vite per i tavolini all'aperto: "Stiamo preparando regole chiare, nessuno vuole penalizzare i locali"

Abbiamo contattato l'assessore comunale Alfredo Cremonese in merito alle polemiche per la determina dirigenziale che ha ridotto lo spazio per l'occupazione con tavolini e sedie per i locali della città: "Fino ad oggi nessuno ha agito per dare regole chiare e uguali per tutti"

Nessuno vuole danneggiare i gestori dei locali, ma l'amministrazione comunale sta lavorando per dare finalmente regole chiare e uniche, tutelando il diritto a lavorare degli esercenti con la sicurezza e le norme attualmente in vigore. A dirlo l'assessore Alfredo Cremonese, che abbiamo raggiunto a seguito della seduta di ieri primo febbraio della commissione controllo e garanzia dove il centrosinistra ha contestato la nuova determina dirigenziale che pone restrizioni per l'uso del suolo pubblico destinato a tavolini e sedie dei pubblici esercizi, e che prevede sanzioni in caso di violazioni.

Cremonese ha ricordao che se in commissione è arrivato il tema dell'occupazione suolo pubblico dei locali, è perchè per decenni non è mai stato fatto nulla dalle precedenti amministrazioni:

"Una scarsa attenzione per un tema importante che è diventato ancora più centrale dopo la pandemia. Come ente comunale abbiamo ricevuto denunce ed esposti per presunte violazioni e proprio la mancanza di un regolamento unico e chiaro ha esposto il Comune a queste problematiche. Ora si sta lavorando sia dalla parte politica che da quella tecnica per arrivare in tempi brevi (la prossima settimana potrebbe già essere discussa una prima bozza di regolamento dalla maggioranza) ad un regolamento unico e chiaro che possa inserirsi fra le norme dei diversi settori già esistenti e che i tecnici comunali stanno semplicemente applicando".

Il gruppo tecnico di lavori, ha spiegato Cremonese, comprende i dirigenti Mansueti e Chiavaroli e il comandante della polizia locale Palestini:

"Quello che sicuramente cambierà è che ci saranno finalmente dei criteri unici, certi che si potranno applicare: attualmente non sappiamo ancora quali saranno quelli scelti in modo definitivo, ma di certo punteranno a tutelare non solo gli esercenti ma anche i cittadini lasciando spazi per le emergenze e gestendo il suolo pubblico nella massima sicurezza". L'assessore poi entra nello specifico, in merito alla determina del dirigente Cicconetti che ha applicato un regolamento di igiene e sanità pubblica che prevede una proporzionalità fra posti interni del pubblico esercizio e quelli esterni: in pratica la norma stabilisce che all'aperto l'attività può avere un numero massimo di posti a sedere pari a quello interno. Il dirigente, dunque, ha aggiunto Cremonese, ha applicato un regolamento sempre esistito e che era stato accantonato durante l'emergenza Covid.

"La politica dunque sta lavorando per mediare le norme attualmente in vigore con quelle da prevedere per garantire una buona occupazione che vada bene per gli interessi di tutti. Per quanto riguarda la norma citata dall'opposizione del Governo Meloni che consentirebbe di mantenere fino al 30 giugno maggiori spazi di occupazione del suolo, ogni legge o norma va sempre calata nelle singole relatà. Per quanto riguarda piazza Muzii, ad esempio, il consiglio comunale ha approvato il piano di risanamento acustico e nel piano è prevista anche una riduzione dei tavoli e delle sedie. Quindi è chiaro che in questo caso abbiamo una norma approvata dal consiglio che deve essere applicata".

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