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Martedì, 26 Settembre 2023
Politica

Creati (Italexit) sui negozi aperti in centro anche di sera: "Occorrono misure strutturali, si sovrastima il movimento turistico in città"

Marius Creati di Italexit Pescara commenta la proposta dell'amministrazione comunale e dell'assessore Alfredo Cremonese di aprire i negozi, nel periodo, fino a tarda notte

Italexit Pescara, con Marius Creati, è scettica sull'efficacia in termini di incassi, dell'apertura serale dei negozi del centro città. Italexit fa riferimento al dibattito di questi giorni che vede l'amministrazione comunale e l'assessore Alfredo Cremonese invitare i negozianti a tenere aperte le attività fino a tarda sera, approfittando del clima caldo e della presenza di turisti e utenti per la città.


"La promozione sistematica di una crescita economica durevole è senza dubbio motivo di giusto vanto per una comunità; per questo reputiamo che non è una proposta soddisfacente, poiché contingente e sintomo di navigazione a vista, il nuovo appello comunale ai negozianti per il rilancio delle aperture serali puntando sullo shopping notturno estivo nel tentativo di sfruttare il flusso turistico stagionale tanto nei giorni feriali quanto in quelli festivi e prefestivi. Il nostro scetticismo non è tanto nel merito specifico delle possibili aperture serali, quanto delle questioni strutturali del commercio in città. Non è con calcoli a corto respiro ispirati a una giuliva aspettativa ideologica che si induce un trapasso culturale e mentale in una città che si vorrebbe in crescita; sono invece necessari cambiamenti sostanziali, strategici, gli unici capaci di incidere sulla realtà. Non si possono invece spacciare per svolte strategiche iniziative mal ponderate e del tutto estemporanee.

Il carovita, il caro carburante e il caro prezzi generale – annota Creati - hanno concorso a un calo nazionale del turismo italiano estivo fra il 20 e il 30 per cento, con un incremento del turismo straniero in Italia fermo a un poco incoraggiante 4 per cento secondo quanto dichiarava giorni fa Federturismo al Sole 24 Ore. Sostanzialmente la stagione estiva è trascorsa in affanno, ragion per cui anche l'andamento economico delle attività commerciali pescaresi è travagliato. A questo quadro scoraggiante si aggiunga il disagio economico subito dai cittadini pescaresi e abruzzesi in generale dovuto all’aumento del costo della vita nonostante l’inflazione si sia attestata sul 6 per cento circa, figura inferiore alle previsioni più catastrofiche ma pur sempre preoccupante per le sorti del potere d'acquisto delle famiglie. "

Creati poi sottolinea come assieme all'aumento dei prezzi dei prodotti ci sia anche l'aumento del costo delle utenze e dei servizi obbligatori, che incidono pesantemente sui costi nelle ore normali di apertura:


"L’incremento dei prezzi penalizza il commercio cittadino a favore degli affari dei grandi centri commerciali situati nelle zone appena fuori città, anch’essi comunque in difficoltà, che determina un rallentamento notevole sulla corsa agli acquisti in loco, questa penalizzata ulteriormente dai cantieri per opere ancora incompiute in alcune zone nodali del centro e di Porta Nuova, a loro volta private oltretutto di quell’incentivo promozionale alle aperture serali che sarebbe costituito da manifestazioni ed eventi mirati. In Abruzzo  il turismo è da tempo altalenante e la stessa Pescara ne risente il contraccolpo. Benché scontato, l'aumento (sostanziale o presunto) del turismo estivo di quest’anno rispetto al 2022 è indubbiamente un segnale di ripresa, ma non bisogna tralasciare l’aumento considerevole dei prezzi (talvolta al di sopra del 30 per cento) rispetto ad altri territori, quadro peggiorato dall'attitudine di alberghi e pensioni ad accettare soltanto prenotazioni per almeno tre notti, una tendenza rilevata lo scorso luglio da Cna Turismo Abruzzo.

Questo meccanismo comporta prezzi alti e limitazioni alla presenza turistica, cui consegue per la legge dei grandi numeri la scarsa, o almeno marginale, disponibilità a trascorrere le vacanze andando per negozi in una città come Pescara. Un incremento del turismo non avviene casualmente, dunque è consigliabile essere prudenti ed evitare fughe in avanti: per esempio, è già evidente che un boom di richieste d’informazione all'info point urban box” non si traduce in effettive prenotazioni; il turista straniero preferisce visitare in modalità mordi-e-fuggi luoghi di interesse artistico e culturale in città e in provincia, anziché dedicarsi allo shopping serale."

L'apertura serale, conclude Creati, sarebbe un abbaglio da evitare:

"Le uniche certezze sarebbero le spese infruttuose a carico dei negozianti in termini di maggiori consumi di energia elettrica e di straordinari a favore dei dipendenti, la cui flessibilità andrebbe comunque remunerata. In altre parole: un danno economico secco"

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