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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Per gli asili di via della Fornace Bizzarri e di via Santina Campana la battaglia si sposta alla Corte dei conti

Ad annunciarlo i consiglieri comunali del centrosinistra dopo il "no" alla mozione con cui chiedevano di individuare altre aree dove realizzarli ribadendo che soluzioni diverse ci sarebbero: "I cittadini sono stati presi in giro"

Si sposta alla Corte dei conti la battaglia per fermare i progetti di costruzione di due asili nido al posto del parco di via della Fornace Bizzarri e degli orti urbani di via Santina Campana. Lo annunciano i consiglieri comunali del centrosinistra dopo che ieri la maggioranza ha bocciato la mozione con cui Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli, chiedevano all'amministrazione di chiedere al ministero dell'istruzione se fosse possibile trovare aree alternative così da non perdere i finanziamenti.

Una mozione “ragionevole”, affermano e “senza simboli di partito, dichiarando addirittura che eravamo disponibili ad accogliere la sottoscrizione della mozione da parte dei consiglieri degli altri partiti: il voto contrario, compatto, di tutto il centrodestra fa capire che sulla cementificazione delle aree verdi di via Fornace Bizzarri e via Santina Campana non c’è mai stata alcuna volontà da parte del centrodestra di trovare una soluzione alternativa”, proseguono gli esponenti del centrosinistra.

I consiglieri ribadiscono che alternative ci sono e nello specifico la soluzione sarebbe quella di spostare il progetto dell'asilo in un'area ex Cocea per la quale, sostengono, andrebbe solo perfezionata la trascrizione nella conservatoria dei registri immobiliari, ribadendo che altre aree sarebbero inviduabili anche per via Santina Campana.

“Nessun consigliere di centrodestra però ha scelto di votare una mozione che avrebbe dato agli uffici comunali il pieno mandato per velocizzare la trascrizione dell’area ex Cocea e di accertarsi se sia possibile modificare le aree indicate dal Comune per i nuovi nidi senza perdere il finanziamento – chiosano i consiglieri -. Siamo di fronte ad una dimostrazione di chiusura mentale nei confronti della città che non si merita di essere trattata con questa strafottenza che pagheremo per generazioni, visto che si sta parlando di cementificare parchi. Continueremo la battaglia e andremo alla Corte dei conti perché quelle aree verdi sono state realizzate con fondi pubblici”.

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