La corte di conti "promuove" la sanità abruzzese: cresce la spesa pro-capite e il suo bilancio è settimo nella classifica nazionale
A comunicarlo con soddisfazione sono l'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì e il presidente della Regione Marco Marsilio. Da migliorare la riduzione delle liste d'attesa, ma per entrambi è stata certificata la bontà delle azioni intraprese
Cresce la spesa sanitaria pro-capite in Abruzzo con la Regione che si piazza al settimo posto per i risultati del bilancio e i primi dati provvisoria sui Lea (Livelli essenziali di assistenza) positivi per tutti gli indicatori.
In sostanza la Corte dei conti ha certificato i buoni risultati ottenuti nel rapporto sul Coordinamento della finanza pubblica che fotografa la situazione al 31 dicembre 2022. A comunicarlo con soddisfazione è l'assessore regionale alla salute Nicoletta Verì.
Entrando nel dettaglio dal 2019 al 2022 la spesa sanitaria pro-capite di ogni cittadino è salita a 2mila 185 euro a fronte dei 2mila 11 euro del 2019. Un dato superiore alle altre Regioni in piano di rientro e in linea con la media nazionale rispettivamente di 2mila 155 euro e 2mila 241 euro.
Nella classifica prima dell'Abruzzo ci sono Lombardia, Veneto, Umbria, Marche, Campania e Calabria. Il bilancio, come certificato già dal tavolo di monitoraggio ministeriale, si è chiuso in sostanziale parità con una perdita di soli 100mila euro. Questo recuperando nonostante le maggiori spese sostenute per l’emergenza Covid, solo in parte coperte da trasferimenti statali, una situazione che nel 2019 segnava un disavanzo di oltre 12 milioni di euro. Se è vero che la quota di fondo sanitario nazionale spettante alla Regione è passata dai 2 miliardi 604 milioni del 2019 ai 2 miliardi 788 milioni del 2022, è pur vero che ciò è avvenuto a fronte di costi aumentati dai 2 miliardi 532 milioni del 2019 ai 2 miliardi 702 milioni dello scorso anno.
Migliora anche il saldo della mobilità passiva: nel 2020 era pari a 102 milioni di euro, scesi a 94 nel 2021 e a 86 nel 2022 ed è in discesa anche lo scostamento della spesa farmaceutica. Su questo aspetto la corte dei conti mette a confronto i dati riferiti al 2021 e al 2022. Lo scorso anno lo sforamento della spesa complessiva per la farmaceutica territoriale è stato pari a pari a 6 milioni 34mila euro, 600mila euro in meno dell’anno precedente. È sostanzialmente invariata, invece, la percentuale sulla spesa farmaceutica diretta (quella delle strutture sanitarie) sulla quale ha inciso l’introduzione di nuovi farmaci oncologici molto costosi, così come il dato sui dispositivi medici”.
Il rapporto della magistratura contabile pubblica anche i dati provvisori del monitoraggio Lea (i livelli essenziali di assistenza) per l’anno 2021, che promuovono l’Abruzzo su tutte le 3 griglie: prevenzione (77.74), assistenza territoriale (68.46), assistenza ospedaliera (69.25). La prevenzione, che nel 2020, aveva raggiunto un risultato di poco inferiore alla soglia minima prevista per l’obiettivo, in appena un anno ha recuperato oltre 23 punti sulla valutazione.
Gli aspetti da migliorare
I fronti sui quali vanno apportati correttivi e su cui assessorato, dipartimento e Asl sono già al lavoro, assicura Verì, per mettere in campo azioni specifiche sono la tempestività negli interventi per la frattura del femore, la riduzione dei parti cesarei e il recupero dei ricoveri programmati, che nel 2022 ha toccato il 70 per cento delle liste d’attesa al primo gennaio dello stesso anno.
L'assessore Verì e il presidente Marsilio: "Dimostrata l'efficacia delle misure attuate"
“Il rapporto della corte dei conti – commenta l’assessore alla regionale – ha certificato l’efficacia delle misure che questo governo regionale ha attivato per la sanità abruzzese. I risultati positivi sono uno sprone importante per continuare sulla strada intrapresa e per intensificare ancora di più gli sforzi per correggere quegli aspetti ancora da migliorare”.
Il rapporto per il presidente della Regione Marco Marsilio “dimostra l'ottimo lavoro svolto dall'assessorato alla sanità. Faccio i complimenti all'assessore Verí, con cui abbiamo lavorato fianco a fianco per raggiungere questi risultati che smentiscono tutti i luoghi comuni e le filastrocche che l'opposizione ha continuato a recitare fino ad oggi”.
“La Regione Abruzzo – aggiunge - si dimostra tra le più virtuose in Italia sul piano del rispetto degli equilibri di bilancio e lo ha fatto non riducendo la spesa, sarebbe stato infatti facile arrivare al pareggio effettuando tagli, ma, come dimostrano i dati, lo ha fatto aumentando la spesa pro capite fino a portarla al livello della spesa media nazionale. Tutto questo nonostante l'incremento dei costi. Risultato è che anche in Abruzzo per la salute dei cittadini si spendono gli stessi soldi che si spendono nel resto d'Italia”.
“Bisogna evidenziare che diminuisce in maniera sensibile il ricorso alla mobilità passiva, si recuperano le liste di attesa, migliorano gli indicatori Lea, i livelli essenziali di assistenza, in relazione a tutte e tre le macroaree, compresa quella della prevenzione che l'ultima volta era stata di poco inferiore alla soglia minima e che adesso ha compiuto un notevole balzo in positivo. Il rapporto della corte dei conti – conclude il presidente - certifica la nostra buona amministrazione anche nell'ambito della sanità”.