Masci accetta la sfida e mostra le strade "rosse" carrabili italiane: "Il mondo va avanti con chi le cose le fa"
Da Milano dove l'asfalto colorato è arrivato nel 2013 a Rimini dove ha fatto la sua comparsa nel 2022: il sindaco condivide gli articoli di giornale che hanno parlato delle nuove strade colorate e torna a rivendicare la sua scelta, ma intanto sulle striature scoppia un nuovo caso: renderebbero inaccessibile corso Vittorio Emanuele II ai disabili, il caso finisce in commissione garanzia
Il sindaco Carlo Masci ha accettato la sfida e altre strade carrabili rosse presenti in Italia alla fine le ha trovate e condivise su Facebook con le fotografie degli articoli di stampa con cui sono state annunciate.
Quella sulla nuova colorazione di corso Vittorio Emanuele II è diventato uno dei temi caldi dell'estate pescarese e così, dopo le critiche piovutegli addosso per aver difeso la sua scelta con immagini di strade colorate presenti in tutta Europa che erano però esclusivamente pedonali, il primo cittadino ha deciso di approfondire e alla fine le strade carrabili le ha trovate. Tra chi gli chiedeva di postarle c'è stata anche la capogruppo comunale Erika Alessandrini che a meno di 24 ore dall'ultimazione dei lavori fatti nel primo tratto del corso, come riportato da IlPescara, aveva denunciato come già si fossero annerite le strisce pedonali con il rosso segnato dalle ruote delle biciclette.
“A Milano, Rimini, in tante altre città italiane molte strade, soprattutto quelle centrali, vengono colorate di rosso, sia quelle aperte al transito veicolare che quelle pedonali”, scrive quindi il sindaco condividendo le foto dei titoli di giornale che i nuovi asfalti si sono guadagnati. Se a Rimini, come si può leggere su RiminiToday l'intervento fatto in alcune strade carrabili del centro storico il rosso è arrivato nel 2022, a Milano (MilanoToday) la novità dell'asfalto rosso è stata introdotta addirittura nel 2013 quando sindaco e Giuliano Pisapia.
Tanto basta a Masci per rivendicare ancora una volta la bontà del progetto promosso all'amministrazione. “A Pescara – afferma -, se il sindaco introduce questa novità colorata, l'opposizione, in campagna elettorale permanente, si scatena accusandolo di tutto, con parole come 'vergogna, scempio', condite dal turpiloquio dei soliti leoni del web”.
“Spero che i miei autorevoli colleghi di Milano, di Rimini, e di tante altre città, non siano stati bersagliati di accuse, come succede a me, come se avessero fatto qualcosa di scandaloso, ma forse anche a loro è stata riservata la gogna pubblica”, aggiunge. “È proprio vero che il mondo va avanti con chi fa le cose e chi, comodamente lontano dalle responsabilità, critica, spesso offendendo chi fa. Alla fine c'è molta più gente che sa apprezzare in silenzio le novità, rispetto ai soliti urlatori strumentali. Poi – conclude Masci -, ci sono quelli a cui una cosa può non piacere, che lo dicono in maniera educata, che sono pronti a rivedere la loro opinione. Il dialogo diretto che sviluppo sui social è rivolto proprio a chi vuole sapere per migliorare la propria conoscenza”.
Se dunque sulla questione colore la disquisizione per il sindaco potrebbe a questo punto essere su una questione di “tonalità”, ad incalzare su corso Vittorio Emanuele è ora una nuova polemica: quella dell'accessibilità. Il presidente dell'associazione Carrozzine Determinate e responsabile dell'ufficio politiche per la disabilità della Cgil Claudio Ferrante ha infatti denunciato nei giorni scorsi il fatto che il nuovo asfalto non per il colore, ma per le striature, costituirebbe un ostacolo a chi si muove in carrozzina.
Una denuncia raccolta dal capogruppo comunale del Pd Piero Giampietro che chiede subito chiarimenti dato che, oltre alla paventata possibile inaccessibilità e la certezza che una ciclabile su viale Marconi non ci sarà, dubbi ci sarebbero anche in merito al fatto che il nuovo asfalto sia in grado di sostenere il passaggio del filobus oltre che sulla possibilità che con i mezzi pesanti lo stesso colore possa reggere la prova del tempo. Per questo, annuncia, in commissione controllo e garanzia saranno invitati a confrontarsi Ferrante e l'assessorato ai lavori pubblici già nell'ultima settimana di agosto. L'occasione anche per discutere della denuncia fatta da Ferrante nei mesi scorsi anche sull'inaccessibilità della strada parco. “Non è accettabile – conclude Giampietro - che opere realizzate nel 2023 siano inaccessibili a una fascia di popolazione che ha gli stessi diritti delle altre”.