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Confermati gli incentivi e l'assegno di natalità per le famiglie che decidono di trasferirsi in un piccolo comune montano

Un contributo annuo (per tre anni) di 2mila 500 euro per chi prende la residenza cui si aggiunge un incentivo dello stesso importo per chi apre un'attività e per ogni bambino nato: le domande vanno presentate entro il 15 ottobre

Un contributo di 2mila 500 anno per tre anni a chi prenderà la residenza in uno dei piccoli comuni della montagna abruzzese. Cifra che raddoppia qualora si decida di aprire sul posto anche un'attività anche attraverso il recupero di beni immobili del patrimonio storico-artistico, con in più altri 2mila 500 euro l'anno per ogni bambino nato, adottato o preso in affido fino al compimento del terzo anno di età.

Approvato dalla giunta regionale anche per il 2023 l'incentivo previsto dalla legge regionale 32 del 2021 nata per contrastare il declino demografico delle zone montane più marginali e rivitalizzarle da punto di vista sociale ed economico.

La misura triennale è destinata ai nuclei familiari che entro novanta giorni dall'accoglimento della domanda, trasferiscono la propria residenza e la mantengono per almeno cinque anni unitamente alla dimora abituale. Con piccoli comuni di montagna si intendono quelli classificati come montani dall'Uncem (Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani) e cioè quelli che hanno una popolazione inferiore ai 3mila abitanti e che hanno registrato tra gennaio 2017 e gennaio 2022 un calo demografico superiore alla media regionale (2,89 per cento). Sono compresi anche quelli con una popolazione fino a 200 abitanti seppur senza cali demografici.

“La legge regionale sullo spopolamento è stato un importante segnale di attenzione verso le aree interne – dichiara il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio –. Per questo motivo abbiamo fortemente voluto riproporre anche quest’anno un nuovo bando, avendo anche riscontrato, nei vari incontri che ho con i sindaci girando i paesi dell’entroterra abruzzese, che sono molte le persone che hanno scelto di andare o tornare a vivere nei piccoli paesi montani. Per favorire il ripopolamento delle aree interne, con questa nuova delibera approvata abbiamo tolto l’obbligo di presentare il modello Isee, ampliando così la platea di potenziali destinatari dei contributi legati all’assegno di natalità. Il rapporto con il territorio montano, con i paesi che subiscono un lento spopolamento è importante per evitare la marginalità e l’abbandono di borghi che hanno, invece, potenzialità economiche e turistiche”.

La domanda può essere presentata esclusivamente compilando il modulo digitale presente sul sito istituzionale della Regione Abruzzo all’indirizzo in una apposita sezione alla quale si accede tramite credenziali di identità digitale intestate al richiedente (Spid). Le domande possono essere presentate dal giorno della pubblicazione dell’avviso nella sezione “Bandi per contributi” fino alle 23.59 del giorno 15 ottobre 2023. 

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