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Il Partito Democratico sui conti del Comune: "La sessione di bilancio va sospesa"

Giampietro, Presutti, Sclocco e Catalano sui rilievi mossi dalla Corte: "Inutile approvare un documento che andrebbe corretto e assurdo che un assessore non venga informato immediatamente"

Sospendere la sessione di bilancio per evitare di arrivare all'approvazione di un documento che, inevitabilmente, avrà bisogno di essere corretto. La richiesta, avanzata già dal Movimento 5 Stelle, arriva oggi anche dai consiglieri comunali del Partito Democratico che tornano a criticare l'operato dell'amministrazione guidata da Carlo Masci, sulla vicenda inerente il parere della Corte dei Conti che “rileva una tensione di cassa molto rilevante per cui la situazione complessiva – afferma Piero Giampietro – è particolarmente grave. Non ci sono le condizioni per proseguire la sessione di bilancio”, ribadisce alla vigilia della seduta consiliare.

“Siamo fiduciosi del lavoro svolto dalla struttura tecnica che da sette anni sta svolgendo un lavoro rigoroso e difficile per sanare i conti ereditati nel 2014 – sottolinea il consigliere Pd – ma vorremmo che non ci fosse la sottovalutazione di questo problema. La Giunta ci dice di essere fiduciosa nel riuscire a controdedurre però, visto che entro 30 giorni deve dire cosa sta facendo per andare incontro a rilievi Corte dei Conti, crediamo che andare discutere un bilancio senza queste misure correttive vorrebbe dire perdere solo tempo. La sessione di bilancio va sospesa: è anche un modo anche per dimostrare alla Corte dei Conti di stare studiando e non di sottovalutare quanto scritto”, chiosa Giampietro.

Il documento della Corte dei Conti, datato 20 gennaio, in Comune è arrivato il 26 gennaio, per cui il tempo per le controdeduzioni è poco, ma se c'è un fatto ancor più grave, è che di quanto stesse avvenendo “non ci sia stata una efficace rappresentazione – aggiunge Marco Presutti – Rivendicano di aver fatto alcune cose come in passato, ma in passato le cose venivano rappresentate chiaramente e questo portava alla luce verde in bilancio. Già il fatto che non sia avvenuto dimostra una sciatteria rispetto a un passaggio così delicato”, incalza il consigliere comunale del partito democratico. A rafforzare quanto dichiarato c'è il fatto “singolare”, così lo definisce Presutti, che “manchi una cabina di comando perché se il documento della Corte dei Conti arriva il 26 febbraio e l'assessore al ramo dichiara in Consiglio comunale di averlo saputo da un'agenzia di stampa, quasi dandogli la colpa di ciò che ha pubblicato, c'è un problema molto rilevante rispetto alla gestione corrente di questo Comune. Non è possibile che colui che ha la delega non venga informato di atti così rilevanti e non possa quindi dare gli indirizzi per arrivare ai correttivi necessari”.

Altra prova di quella che ha definito “sciatteria”, dice ancora Presutti, anche il rilievo della Corte dei Conti in cui si legge della “mancata conciliazione dei rapporti creditori e debitori tra gli enti e gli organismi”. “Questo significa – conclude – che non si è fatta una compensazione tra quanto noi dobbiamo dare e quanto dobbiamo avere dagl enti del Comune”.

Altro passaggio ancora, condiviso anche da Marinella Sclocco, quello riguardante le anticipazioni di cassa. “Nel documento c'è scritto che questi 'gravi debiti' – afferma Sclocco – li hanno fatti con costanza perché più volte la Corte ha richiamato il Comune, ma più volte questo ha continuato a fare quello che stava facendo. Per tutto questo i cittadini stanno già pagando perché a causa di questo comportamento il Comune ha già accumulato debiti per 580 mila euro che pagheranno i cittadini”. Una vera “esplosione” quella della misura registrata soprattutto nel 2019 e 2020, sottolinea ancora Giampietro. Cosa che “avrà allertato la Corte dei Conti. Quella dell'anticipazione di cassa può essere una misura cui ricorrere per evitare di sospendere i servizi – sottolinea -, ma poi alla Corte bisogna dare spiegazioni, cosa che non è avvenuta, come la stessa rileva, già nel 2020”.

Per Stefania Catalano “stupisce la superficialità con cui continua ad operare la politica, perché per quanto gli uffici amministrativi sono certi di poter dare precisazioni, di riuscire a giustificare quanto osservato, la politica continua ad andare avanti. Se non avessimo chiesto comunicazioni nel merito durante la seduta consiliare nessuno avrebbe proferito parola. E questo – conclude – stupisce ancora di più perché si ripercuote sui cittadini che già, a causa della pandemia, hanno fatto e continuano a fare sacrifici”.

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