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Un consiglio regionale straordinario sul Superbonus, opposizioni compatte: "Il centrodestra deve prendere una posizione chiara"

La richiesta avanzata dal capogruppo del M5s Francesco Taglieri ha trovato l'appoggio delle altre forze di minoranza. All'ente chiedono di impegnarsi sui tavoli romani e di tutelare imprese e lavoratori

Opposizione compatta nel chiedere un consiglio regionale straordinario sul Superbonus. La richiesta, avanzata dal Movimento 5 Stelle, è infatti sostenuta da tutte le altre forze d'opposizione e ora si dovrà solo decidere quando si terrà. Lo stop della cessione dei crediti deciso dal governo tornano a denunciare, rischia di mettere in ginocchio il settore dell'edilizia.

In Abruzzo, questi i dati diffusi, sarebbero 500 le imprese bloccate con 6mila posti di lavoro a rischio e oltre mille cantieri che non si sa che fine faranno. A lanciare l'allarme sono state anche le associazioni di categoria che hanno chiesto soluzioni immediate.

“Eliminare la cessione dei crediti- dichiara il capogruppo regionale del M5s Francesco Taglieri - significa infliggere un colpo mortale a un intero settore e consentire solo a una strettissima fascia di popolazione, che può permettersi l’anticipo delle somme, di beneficiare dei bonus, lasciando nei guai imprese e cittadini. Senza contare l’enorme danno ambientale che si produrrebbe mettendo un freno al riefficientamento energetico degli edifici”.

“Abbiamo più volte smentito la fantasiosa matematica di questo governo che, probabilmente al fine di giustificare l’impopolarità delle sue scelte, si è lanciato in conteggi arrangiati e non veritieri – incalza -. E’ importante che ora il centrodestra, alla guida della Regione Abruzzo, abbandoni la strada della propaganda e si attivi immediatamente per indire la seduta straordinaria del consiglio regionale, al fine di dare risposte concrete e risolutive agli abruzzesi. Ringrazio i colleghi di tutta l’opposizione che hanno voluto sottoscrivere la richiesta presentata dal Movimento – aggiunge -. Questo ha permesso l’avvio dell’iter burocratico per la convocazione, ai sensi dell’articolo 17 dello Statuto della Regione Abruzzo e l'articolo 38 del regolamento, che prevede la firma di almeno un quinto dei consiglieri regionali per procedere alla calendarizzazione della seduta, che dovrà avvenire entro e non oltre i dieci giorni dalla presentazione della richiesta”.

“Nell’assemblea straordinaria – chiosa il pentastellato ricordando che fu il governo Conte a volerlo il Superbonus - chiederemo l’impegno della Regione, a trazione Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia, a mettere nero su bianco le intenzioni della giunta in merito ai bonus edilizi e allo sblocco dei crediti fiscali”.

In Abruzzo per la misura si contano 10.080 asseverazioni, per un investimento complessivo di poco più di 2 miliardi di euro, che rappresentano un contributo molto importante alla crescita economica. Secondo i dati diffusi da Enea, da quando il bonus è stato introdotto, in Abruzzo gli investimenti ammessi in detrazione, al 31 dicembre 2022, hanno raggiunto la cifra di 1.499 miliardi di euro, con il 70,4 per cento dei lavori realizzati.

Secondo chi dice “no”, il decreto varato dal governo si tradurrà in 130mila disoccupati e la chiusura di oltre 40mila aziende a fronte di un'attività che ha dato lavoro a circa un milione di persone consentendo anche il taglio di un milione e 400mila tonnellate di Co2 oltre ad un risparmio medio di circa mille euro l’anno in bolletta e il 10 per cento in più di Pil in un biennio.

“Chiediamo – prosegue Taglieri - che chi siede sui banchi della maggioranza di Regione Abruzzo si impegni con gli abruzzesi approvando una mozione che porteremo in consiglio regionale straordinario, nella quale chiediamo formalmente che la giunta di Marsilio si attivi presso la presidenza del consiglio dei ministri affinché sia abrogato, con adeguato provvedimento, il decreto legge 16 febbraio 2023 numero 11, e quindi che gli enti locali possano essere cessionari dei crediti di imposta derivanti da interventi di efficientamento energetico e miglioramento sismico del patrimonio edilizio realizzati sul territori di loro competenza. Inoltre, fermamente convinti che non si possa lasciare inascoltato un intero settore come il comparto edilizio, chiediamo che la Regione si impegni a intraprendere ogni azione politica e amministrativa volta a favorire il coinvolgimento delle associazioni di categoria, degli ordini professionali e dei sindacati dei lavoratori e, più in generale, di ogni portatore d’interesse per ascoltare la voce dei diretti interessati prima di legiferare sul tema”.

“In un’ottica di riefficientamento energetico del patrimonio edilizio italiano, che ricordiamolo è il cuore pulsante del Superbonus, chiediamo infine l’impegno massimo per realizzare la cessione e, in generale, la circolazione dei crediti di imposta derivanti da interventi di sostenibilità, per rendere gli edifici conformi alle nuove direttive europee e a intraprendere infine ogni azione politica e amministrativa volta a favorire, anche in base ai principi di sussidiarietà e prossimità, il coinvolgimento della Regione Abruzzo – conclude taglieri - nella attuazione di politiche volte all’efficientamento energetico e al miglioramento sismico del patrimonio edilizio privato”.

“Con il Decreto varato dal governo la destra – aggiunge il capogruppo regionale del Partito democratico Silvio Paolucci sostenuto dai colleghi di partito Antonio Blasioli e Dino Pepe - condanna imprese e famiglie, mette in ginocchio tutta la filiera edilizia e arresta anche il processo di efficientamento energetico reso possibile con i vari bonus. Marsilio ora dovrà decidere se stare con la Meloni oppure con migliaia di abruzzesi, che saranno costretti a chiudere i cantieri e a restituire le spese sostenute e con quelle ditte che falliranno se il testo rimarrà invariato. La Regione convochi urgentemente un tavolo con le forze politiche parlamentari e associazioni di categoria”.

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