Concessioni marittime: politica e imprenditori compatti contro le sentenze del Consiglio di Stato
Al termine della seduta del consiglio comunale di Pescara emerge una posizione trasversale per contrastare gli effetti delle sentenze del Consiglio di Stato
Politica e imprenditori compatti per contrastare gli effetti delle sentenze del Consiglio di Stato riguardo alle concessioni marittime in scadenza a dicembre del 2023.
Questo quanto emerso dal consiglio comunale convocato dal presidente Marcello Antonelli in seduta straordinaria e in sessione aperta.
L'assise civica si è riunita ieri pomeriggio, lunedì 6 dicembre, dalle ore 16 per discutere sulla vertenza degli stabilimenti balneari.
È venuta fuori una posizione ferma e trasversale ai gruppi politici e alle associazioni di categoria sulle iniziative da mettere in campo a livello nazionale e locale per scongiurare gli effetti delle sentenze del Consiglio di Stato dello scorso 9 novembre che hanno messo a repentaglio la sussistenza di un intero settore economico, come quello del turismo balneare, legittimando la proroga delle concessioni balneari solo fino al dicembre 2023. L'organo amministrativo ha affermato nei suoi pronunciamenti il vulnus rappresentato dalla mancanza di un'organica normativa che sia frutto di una riforma della disciplina nazionale delle concessioni demaniali marittime e che - si è sostenuto - «genera una situazione di grave contrarietà con le regole a tutela della concorrenza imposte dal diritto dell’Ue, perché consente proroghe automatiche e generalizzate delle attuali concessioni, così impedendo a chiunque voglia entrare nel settore di farlo».
Una posizione ritenuta in aula del tutto contraria al profilo democratico liberale dell'economia d'impresa, ma anche discriminatoria rispetto a quanto concesso a Paesi come Spagna, Portogallo, Croazia e Grecia, dove la titolarità è stata estesa anche fino a 99 anni. Sono intervenuti nel dibattito l'assessore regionale al Demanio Marittimo, Nicola Campitelli, il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, il presidente della Commissione Finanze del Senato, Luciano D'Alfonso, l'onorevole Antonio Zennaro (in streaming), membro della commissione Finanze della Camera, Carmine Salce, vicepresidente della Camera di Commercio, Riccardo Padovano (Sib Confcommercio) e Ottavio Di Stanislao, di Assobalneari.
Le conclusioni sono state tracciate dalò sindaco Carlo Masci che ha parlato di «battaglia di profilo sociale e non solo di senso economico, proprio per il valore che gli stabilimenti balneri hanno assunto nel corso dei decenni proprio per la particolarità della città di Pescara»