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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

La “voce” dei cittadini entra in bilancio: tutti da oggi possono presentare progetti capaci di valorizzare la città

Approvato il regolamento del bilancio partecipativo, soddisfatto il presidente della commissione finanze Di Pino e i consiglieri del Movimento 5 Stelle: dalla gestione del verde ai lavori pubblici, un iter specifico per avanzare proposte e vederle realizzate

Dalla manutenzione del verde all'arredo urbano, a progetti per la realizzazione di parchi e campi da gioco e fino alla riqualificazione dei quartieri e idee per lavori pubblici: da oggi anche i cittadini di Pescara possono avanzare le loro proposte all'amministrazione perché entrino tra le voci di spesa di bilancio.

Una vera novità quella approvata dal consiglio regionale che con l'accoglimento della proposta del Movimento 5 Stelle pienamente condivida dal presidente della commissione finanze Salvatore Di Pino che ha lavorato con i componenti della stessa al testo e gli emendamenti, in merito al regolamento per la disciplina del bilancio partecipativo scrive una nuova pagina per chi la città la vive quotidianamente.

Per di Pino quello approvato è uno strumento “di vero coinvolgimento democratico” che porterà a scelte maggiormente condivise nel processo decisionale dell'amministrazione. “Questo è ovviamente il mio auspicio e dei commissari che hanno analizzato il testo e condiviso con me la stesura degli emendamenti prima che la delibera giungesse al vaglio dell’assemblea civica. A mio avviso si è trattato di un esempio di buona amministrazione”, aggiunge.

Secondo quanto previsto dal regolamento sarà stanziata una somma minima di 100mila euro per la procedura partecipata che oltre ai residenti l'opportunità di presentare progetti la dà anche ai residenti. A portare idee possono essere tutti i cittadini dai 16 anni in su oltre ad associazioni, scuole ed enti del terzo settore. Sarà compito dell'amministrazione pubblicare sul proprio sito l'avviso che darà via al procedimento che prevede anche un'assemblea pubblica per presentare il proprio progetto con la stessa che si impegna a convocare almeno due volte l'anno un'assemblea pubblica per informare sulle modalità di svolgimento della procedura partecipativa e sullo stato della stessa.

Ogni procedura avrà una durata massima di sei mesi e dovrà passare attraverso cinque fasi: informazione e cioè l'avviso pubblico, la consultazione e la raccolta delle proposte, la loro valutazione e la verifica di ammissibilità e fattibilità, l'approvazione delle proposte a votazione dopo che le stesse saranno riepilogate e ordinate in un documento unico approvato dalla giunta e quindi sottoposto alla cittadinanza e la presa in carico delle proposte approvate con la conseguente realizzazione.

Il voto sui progetti, sottolinea la capogruppo del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini, avverrà online grazie ad una sezione del sito istituzionale dedicata alla procedura. “Il processo - spiega terminerà con la pubblicazione degli esiti della votazione e con la realizzazione da parte dell’amministrazione comunale dei progetti che avranno ottenuto il punteggio più elevato”.

Per i pentastellati un altro strumento democratico approvato dopo il “Question time” del cittadino che contribuisce “ad avvicinare i cittadini alle istituzioni e dare loro l’opportunità di incidere almeno in parte nelle scelte dell’amministrazione”, dichiarano Alessandrini e i colleghi Paolo Sola e Massimo Di Renzo. “Un percorso trasparente ed inclusivo che rappresenta quantomeno un punto di partenza rispetto ad un coinvolgimento che avremmo voluto fosse sin da subito ancora più ampio, e continueremo a lavorare per arrivarci. La città reclama ascolto e partecipazione – concludono -, ha voglia di poter contribuire alla trasformazione del contesto urbano, come dimostra la nascita di tante associazioni e comitati cittadini che, ormai da anni, rivendicano il principio sacrosanto che la città vera è quella degli abitanti”.

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