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Consiglieri regionali eletti, Marcozzi attacca Legnini per il ricorso al Tar

Il capogruppo alla Regione del M5S attacca il centrosinistra che ha presentato un ricorso al Tar per la ripartizione dei consiglieri in consiglio regionale

Un ricorso al Tar privo di fondamento, che sembra più un emendamento. Il capogruppo alla Regione del M5S Sara Marcozzi interviene in merito al ricorso presentato dal centrosinistra sull'attribuzione dei consiglieri dopo le elezioni regionali del 10 febbraio. Il centrosinistra infatti come coalizione ha avuto più voti del M5S che però ha ottenuto un maggior numero di seggi in virtù della legge elettorale regionale.

ELEZIONI, TUTTI I CONSIGLIERI ELETTI

Sara Marcozzi parla di motivazioni infondante per la presunta incostituzionalità:

Le motivazioni per la presunta incostituzionalità sono altrettanto infondate, è come dire che domani qualcuno potrebbe depositare un ricorso contestando la costituzionalità del permettere ai partiti di partecipare alla competizione elettorale in coalizione. Si tratta solo di una scelta del legislatore, non si viola alcuna norma costituzionale. Il centrosinistra pur conoscendo la legge elettorale vigente e il sistema di ripartizione ha comunque scelto di correre alle elezioni con una coalizione creata ad hoc per rastrellare voti. Pretendere di modificare la legge elettorale dopo il voto ci sembra davvero un'aberrazione

La Marcozzi poi sottolinea come il centrosinistra dichiari di essere una forza unica quando si tratta di eleggere i consiglieri, ma per i capogruppo ha presentato 3 nomi ottenendo di fatto 1.800 euro in più a testa al mese per ogni capogruppo:

Il M5S è la prima forza politica di opposizione con il 20,5% dei consensi degli abruzzesi, il doppio rispetto al partito più votato della coalizione di centrosinistra. Se ne facciano una ragione

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