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I consiglieri del M5s festeggiano con lo spumante l'assenza di offerte per i lavori nell'area di risulta: "Ma il pericolo non è ancora scampato"

I consiglieri, da sempre contrari all'attuale progetto di riqualificazione nato con il centrosinistra e concluso dal centrodestra, si sono ritrovati nell'area di risulta per un brindisi simbolico e provocatorio

I consiglieri comunali del M5s hanno festeggiato questa mattina 17 febbraio con un brindisi simbolico e provocatorio il bando andato deserto per l'assegnazione dei lavori di riqualificazione dell'area di risulta. I pentastellati si sono ritrovati nell'area di risulta ribadendo la forte contrarietà al progetto presentato dal centrodestra e che non ha trovato soggetti privati interessati all'appalto. Dopo un brindisi con spumante, hanno spiegato che si tratta di uno "scarabocchio progettuale" redatto dalla giunta Alessandrini e completato da quella Masci. Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo hanno aggiunto che di fatto quell'opera era una privatizzazione dell'area di risulta per 18 anni con affidamento al privato della gestione dei parcheggi con tariffe triple rispetto a quelle di oggi a carico dei pescaresi e necessarie a finanziare la realizzazione di parco, parcheggi, terminal bus, viabilità, una pista da sci e palazzine private.

"Una mannaia sulle tasche dei residenti, dei lavoratori delle attività commerciali e degli uffici del centro e per tutti i fruitori dei negozi e servizi. Un delitto nei confronti dell’intera città e dell’area metropolitana che per fortuna non si è consumato, uno scampato pericolo che mostra una volta per tutte la totale incapacità dell’Amministrazione Masci di governare i temi più importanti della città, come l’area di risulta o l’ex Cofa. Un fallimento di vedute e di lettura del tessuto economico e del contesto storico che dovrebbe portare sindaco e giunta al deposito di immediate dimissioni con annesse scuse nei confronti di una città tradita cui hanno fatto perdere tempo e soldi”.

“Dovrebbero andarsene armi e bagagli  piuttosto che buttare fumo negli occhi dei pescaresi per nascondere il loro fallimento, proponendo di realizzare nell’area di risulta la nuova sede regionale, cercando di distrarre tutti dal vero nodo che i cittadini hanno chiesto di risolvere alla politica pescarese: non privatizzare i parcheggi del centro con costi che arriverebbero a 7 euro al giorno, rispetto agli attuali 2,5, un vero grande parco, un terminal bus alla luce del giorno e non interrato, un progetto identitario costruito ascoltando la città e non estromettendola da questo dibattito”.

I consiglieri pentastellati aggiungono che nemmeno con 16 milioni di euro pronti da spendere l'amministrazione Masci è riuscita a riqualificare l'area, che versa in uno stato di degrado, senza una nuova pensilina, un albero o una sala d'aspetto degna per i viaggiatori:

"Purtroppo la continuità amministrativa tra Alessandrini e Masci è diventata continuità del fallimento e forse come per la Nuova Pescara, l’unica soluzione per poter riuscire a vedere l’inizio dei lavori tanto agognati dai pescaresi, è quella di un commissario cui affidare ogni attività amministrativa necessaria a non vedere sfumare un finanziamento così importante e che anno dopo anno, a causa dell’inflazione, viene rosicato dall’incremento dei costi, tanto che ormai si sono persi già diversi milioni dei 16 originari. Pescara merita il rispetto che finora le è stato negato, avviando immediatamente un processo partecipato reale di confronto ed ascolto degli interessi della città, nel quale discutere in tempi brevi con i pescaresi il futuro del cuore della nostra città.”

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