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La direttiva Bolkestein fa paura: convocata l'assemblea regionale del Sindacato balneatori

Lo annuncia il presidente Sib Riccardo Padovano che al governo chiede di mantenere gli impegni presi a tutela di quelle che definisce vere e proprie "imprese del turismo"

I balneatori della Sib abruzzese chiamati a raccolta per affrontare il problema della direttiva Bolkestein. Lunedì 16 gennaio alle 10 è stata infatti convocata nella sede della Confcommercio di via Aldo Moro l'assemblea regionale dalla sezione locale del Sindacato italiano balneari.

“Noi – dichiara il presidente abruzzese Sib nonché presidente Confcommercio Pescara Riccardo Padovano - chiediamo al Governo di mantenere gli impegni presi che le concessioni balneari avrebbe avuto la priorità. Capiamo sicuramente che nel periodo di novembre, dicembre ci sono state delle priorità per scrivere la finanziaria tutta legata alla crisi energetica e al caro bollette. E ora c’è il Mille Proroghe. Ora però – incalza - vogliamo delle risposte. Non a caso abbiamo organizzato una assemblea alla presenza del nostro presidente nazionale Antonio Capacchione perché il 19 di questo mese ci sarà il termine per la scadenza degli emendamenti sul decreto Mille Proroghe: chiediamo un percorso di chiarezza. Si dica effettivamente cosa si deve fare con le concessioni demaniali, balneari, marittime e ricreative”.

Risposte certe e veloci anche perché questo è il momento del piano nazionale di ripresa e resilienza (pnrr) e per i titolari degli stabilimenti, aggiunge Padovano, l'occasione per ottenere fondi per le ristrutturazioni. “C’è chi sta programmando per i prossimi anni investimenti, ma se non ci sarà chiarezza con il consiglio di Stato che scrive le leggi, quando noi diciamo che le leggi dovrebbero scriverle il legislatore e il parlamento (non a caso abbiamo fatto un ricorso in Cassazione) e dunque la politica, si resterà al punto da capo. Occorre chiarezza e chiediamo alla politica di affrontare questo tema con serenità e che sicuramente insieme possiamo scrivere le regole certe che possano dare la continuità alle imprese balneari che ricordo, in Italia sono 30mila”.

“Solo in Abruzzo ne contiamo 700 che in estate vedono circa 7mila persone a lavoro. Siamo una industria turistica importante – chiosa il presidente Sib -. Garantiamo le attuali imprese balneari evitando che possano finire nelle mani delle multinazionali o di chi può aver interessi poco chiari. Le imprese balneari sono impegnate da anni invece sul territorio, fanno impresa spesso su base familiare e in questi anni hanno investito per mantenere queste imprese dando lavoro anche a tanti giovani”.

“Le imprese balneari sono titolari di concessioni. Sono in ballo progetti importanti per il futuro anche con una sinergia tra pubblico e privato e dunque fra gli enti locali e i titolari di concessioni, ma vogliamo che la politica – conclude Padovano - mantenga gli impegni presi perché le imprese balneari sono un patrimonio italiano e allora  ci aspettiamo le risposte giuste e su questo siamo fiduciosi perché non possiamo rimanere appesi al filo di una sentenza del consiglio di Stato”

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