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Comune, M5S: "Insegne, tassa illegittima pagata per anni dai commercianti"

Il M5S, con i consiglieri comunali pescaresi, solleva il caso della tassa pagata dai commercianti ed esercenti pescaresi per l'insegna di esercizio. "Applicata erroneamente per anni, non è pubblicità"

Il M5S, con i consiglieri comunali, solleva il caso della tassa per la pubblicità fatta pagare ai commercianti ed esercenti cittadini relativa all'insegna d'esercizio.

Secondo i pentastellati, a causa di un'errata interpretazione del regolamento comunale, sarebbe stata fatta pagare illegittimamente questa tassa equiparando l'insegna a pubblicità.

"L'inghippo sarebbe infatti legato, secondo il movimento 5 stelle, al fatto che le insegne d'esercizio sono state tassate per anni anche se considerate non pubblicitarie dal regolamento della Pubblicità ed anche se non incluse nel Piano generale degli impianti pubblicitari in cui vengono indicati gli specifici cartelloni e mezzi pubblicitari sottoposti alla tassa di occupazione. I cartelloni e gli altri mezzi pubblicitari che devono essere soggetti a canone per l'occupazione di spazi pubblicivengono definiti dal Piano generale degli impianti pubblicitari e le insegne d'esercizio non sono considerate all'interno di quest’ultimo, come si evince dall'art 47 comma 1 del suddetto Piano, quindi non devono essere soggette a canone" dichiara il M5S che dunque parla di imposta non dovuta per le semplici insegne d'esercizio.

"Nella realtà però il Comune, per un'errata interpretazione secondo i pentastellati dell'art 19 comma b del Cosap, richiede l'istruttoria di occupazione del suolo pubblico permanente anche per le insegne d'esercizio ed obbliga così il cittadino a pagare 110 euro, 7 Marche da bollo da 16 euro, 200 euro di registrazione del contatto all'agenzia delle entrate ovvero un totale di 675 euro quando invece, secondo i consiglieri m5s, dovrebbe essere richiesto solo un costo di 75 euro per la pratica edilizia CIAEL tra diritti di istruttoria e segreteria." prosegue il M5S locale aggiungendo che per anni è stata fatta pagare una tassa sulla pubblicità mascherata da imposta sull'occupazione del suolo pubblico.

I pentastellati chiedono dunque di modificare il regolamento comunale escludendo di fatto le insegne d'esercizio dalle imposte pubblicitarie, togliendo ai commercianti il peso di una tassa gravosa e soprattutto ingiusta.

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