Il Comune di Pescara decide di sostenere concretamente la marineria avviando una serie di lavori per realizzare una "canalina" di transito in ingresso ed in uscita nel porto canale, dove a causa dei bassi fondali molti pescherecci sono costretti a rimanere al molo. Lo ha fatto sapere il sindaco Carlo Masci, ricordando che lo spostamento del sedime dai fondali non è di competenza dell'amministrazione comunale che però, vista la situazione critica, con i propri uffici tecnici e con risorse dell'ente, ha provveduto all'avvio dei lavori che renderanno nuovamente fruibile il porto canale già a partire da domenica prossima. La marineria da tempo aveva segnalato un peggioramento della situazione che era già complicata, tanto che un'imbarcazione è rimasta incagliata.

"La competenza sui fondali e quindi sui dragaggi non è certamente del Comune, essendo il porto una proprietà dello Stato e quindi gestito dalle strutture territoriali. Ma ho comunque deciso di investire del problema i nostri servizi, sia perché abbiamo uno staff che può intervenire rapidamente sia perché il porto coinvolge gli interessi non solo degli armatori ma direi complessivamente di tutta la città. Il nostro scalo marittimo è praticamente fermo da dieci anni, come sanno quegli operatori marittimi che sono stati costretti a trasferirsi nella vicina Ortona pur di proseguire la propria attività. Ma la marineria andava aiutata e questo stiamo facendo, permettendo di tornare in mare fin dalla nottata di domenica. Anche perché proprio in questi mesi stiamo vivendo un cambiamento storico con la consegna dei lavori di realizzazione del pennello di foce e di sopraelevazione della scogliera di radicamento, che dovranno concludersi entro i primi mesi del 2023 ."

Il rilancio del porto e la sua messa in sicurezza, ha ricordato il sindaco, sono due punti centrali del programma di governo del centrodestra e finalmente sono stati avviati i lavori del primo lotto di opere, permettendo di risolvere definitivamente due problemi: il transito in sicurezza delle imbarcazioni nel porto-canale  con la riduzione del sedime fluviale; ma soprattutto sarà scongiurato ogni possibile rischio per la balneabilità, in conseguenza del fatto che i sedimenti inquinanti non potranno più contaminare le acque visto che il molo attuale sarà collegato alla diga foranea.

Masci ha garantito che seguirà i lavori con la massima attenzione così come avvenuto negli ultimi due anni:

"L’azione urgente che è cominciata oggi è ancora uno spostamento, che deve rispondere alla domanda di sicurezza dell’ultimo incaglio: il Comune si è attivato in questi giorni, ma è importante che si comprenda che questo intervento emergenziale è condizionato dalla saturazione del bacino, cioè dal fatto che il bacino portuale è già pieno per gli interventi di spostamento fatti in precedenza, e che deve essere svolto con cura chirurgica, perchè i sedimenti possono essere spostati solo all’interno di zone di qualità omogenea. È’ solo l’anticipo, però,  di una soluzione strutturale che Comune e Regione conseguiranno insieme."