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Comune, il consigliere Ranieri lascia il Pdl e va con Futuro e Libertà

La maggioranza del sindaco Mascia perde un altro pezzo. Renato Ranieri, consigliere Pdl e Presidente della Commissione Finanza, lascia il partito e va con Futuro e Libertà

Si apre con nuovi grattacapi politici il 2013 del sindaco Mascia.

Il consigliere Pdl Renato Ranieri, presidente della Commissione Finanze al Comune, ha deciso di lasciare il partito di Berlusconi per passare con Futuro e LIbertà, schierandosi di fatto con l'opposizione.

Ranieri ha comunicato la decisione con una lettera ufficiale in cui spiega di aver preso questa decisione a causa dell'assenza di confronto libero nel partito. Ranieri, pochi giorni fa, si era astenuto dal voto per la questione della società Pescara Parcheggi, facendo dunque intuire la sua volontà di uscire dalla maggioranza.

Ranieri, inoltre, molto probabilmente si candiderà alle prossime elezioni regionali. Ora il gruppo di Futuro e Libertà conta in Comune tre consiglieri.

SOSPIRI Dura e sarcastica la replica del Coordinatore Provinciale Pdl Sospiri: "È ingiustificabile, in politica, farsi eleggere usufruendo dei voti di un partito, il primo della coalizione di centro-destra, lo stesso del sindaco eletto, per poi fare gli ondivaghi e infine andarsene all’opposizione come se nulla fosse. Ha chiesto il parere dei suoi elettori il consigliere Ranieri? Ha chiesto il conforto o il parere di quelle persone che nel 2009 hanno accettato di scrivere il suo nome sulla scheda elettorale perché si trovava nelle fila di quel Pdl che ha avuto il consenso degli elettori, perché si era detto sostenitore di un preciso programma di governo che stiamo portando avanti? E come giustificherà il proprio voltafaccia ora a quegli elettori il ‘moralizzatore’-consigliere Ranieri?" ha detto Sospiri, ricordando la vicenda dei biglietti gratis ai consiglieri comunali, che in autunno aveva scatenato molte polemiche e che aveva visto Ranieri fra i protagonisti del dibattito con la Pescara Calcio.

Sospiri chiede anche le dimissioni di Ranieri, e conclude: "Ovviamente è superfluo sottolineare che, avendo ‘tradito’ il proprio partito di riferimento, il consigliere Ranieri non poteva che scegliere il partito guidato dal ‘traditore’ Gianfranco Fini

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