Comune, botta e risposta fra Seccia e Alessandrini sull'innovazione tecnologica
Botta e risposta fra l'ex assessore Seccia e il sindaco Alessandrini in merito alla delega per l'innovazione tecnologica. Seccia aveva accusato il sindaco di essersi dimenticato di questo settore
Scambio di opinioni fra l'ex assessore Seccia e il sindaco Alessandrini, in merito alla questione della delega alle innovazioni tecnologiche.
Seccia qualche giorno fa aveva criticato Alessandrini per non aver assegnato questa delega a nessun assessore: "Disinnovazione tecnologica a Pescara, la giunta alessandrini fa tornare indietro nel tempo la città a livello tecnologico rinunciando a individuare una delega all innovazione tecnologica. Ricordiamo che pescara e' stata la prima città d italia a sottoscrivere un protocollo d intesa con telecom Italia e poi con fastweb per la diffusione della banda ultralarga in maniera capillare ed è presente su tutto il territorio comunale ad eccezione di san silvestro dove abbiamo avviato già una trattativa per completarla al 100%.Abbiamo anticipato di ben 10 mesi il decreto scavi per l eliminazione del digital divide. pescara e' stata, inoltre, tra le poche città italiane a promuovere un incubatore d imprese innovative per dare fiducia ai giovani talentuosi; ha promosso seminari su crowdfounding, start up aziendali ecc;
Abbiamo portato Google a Pescara con l evento start up weekend. Ed il sindaco che fa? ignora la vocazione innovativa/tecnologica di Pescara. E' proprio il caso di dire che aspettavamo su più fronti passi avanti ma ne abbiamo fatti sicuramente indietro, auspichiamo oltre alla breve permanenza di questa neonata Giunta Comunale un ravvedimento nell assegnazione delle deleghe."
Il sindaco Alessandrini ha fatto sapere che in realtà la delega è stata assegnata, in particolare all'assessore Sammassimo, sotto il nome di sistemi informativi.
"Si tratta della delibera inerente lo sportello unico e sulla semplificazione amministrativa che vede nella tecnologia un mezzo fondamentale, nuovo ed efficiente di dialogo, guarda caso proprio con il cittadino. Altro che età della pietra: abbiamo colto una sfida ben più grande, che non è limitata solo al settore della sbrurocratizzazione, ma che rivoluzionerà i rapporti fra cittadino e Pubblica amministrazione, anche se non l'abbiamo chiamata Innovazione tecnologica." dichiara Alessandrini ricordando che nel 2003, quando governò D'Alfonso, gli addetti al settore erano 3 con appena 50 computer.
"Quando, nel 2009, il centrosinistra ha purtroppo lasciato il governo della città, le unità operative del Ced, diretto da un ingegnere informatico, erano ben 14 e i computer del Comune erano passati a 500 grazie a una politica di potenziamento e di innovazione che ha funzionato e che siamo pronti a replicare perché l'informatizzazione, anzi il web diventi una corsia su cui veicolare dialogo, progetti e servizi”.