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Il centrosinistra sul comizio della Meloni: "Città militarizzata per evitare contestazioni"

Il segretario regionale di Sinistra italiana Abruzzo, Daniele Licheri, e il consigliere comunale Giovanni Di Iacovo di Pescara Città Aperta contestano le ordinanze comunali

«Ormai il sindaco e l'amministrazione di Pescara, al pari di quella aquilana, sono diventati i camerieri di Giorgia Meloni. Il centro di Pescara militarizzato senza alcuna ragione: o meglio per una ragione di parte, il comizio di una leader di partito. Oltre il divieto di somministrazione di alcolici, alcune strade del centro saranno chiuse al traffico veicolare». 
A dirlo, come riferisce l'agenzia Dire, è il segretario regionale di Sinistra italiana Abruzzo Daniele Licheri, in riferimento all'ordinanza del sindaco di Pescara Carlo Masci che detta "misure a tutela dell'incolumità pubblica e per la sicurezza urbana in occasione del comizio della leader di FdI Giorgia Meloni" che si è tenuto alle 18 in piazza della Rinascita.

«Una follia in piena regola», prosegue Licheri, «che causerà un disagio enorme alle attività del centro e ai tanti cittadini che lavorano mentre siamo ancora in piena estate. Ma quale pubblica sicurezza. Se la Meloni ha paura di essere contestata, perché funziona così in democrazia, si organizzi come meglio creda. Ma non si possono usare giunte amiche per farsi proteggere utilizzando la cosa pubblica a proprio uso e consumo. Il sindaco e la si Giunta si devono solo vergognare. Da camerati a camerieri il passo è breve». Il provvedimento dispone che sino alle 21 di oggi è vietata la vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro e la somministrazione di bevande in contenitori di vetro, tranne alcune eccezioni, e c'è il divieto assoluto di abbandono in luogo pubblico di contenitori di vetro e lattine. Il divieto si applica a tutte le attività ubicate nelle piazze della Rinascita e I Maggio e in molte vie limitrofe.

«Una città piegata per il comizio della Meloni», aggiunge il consigliere comunale Giovanni Di Iacovo, «la giunta di Pescara militarizza il centro della città per evitare alla Meloni l’imbarazzo di possibili contestazioni durante il suo comizio elettorale. Tra le varie ordinanze, strade chiuse al traffico, il divieto di “somministrare cibi e bevande di qualsiasi genere” e cambi di viabilità che stanno causando gravi disagi a chi lavora e a tutta la nostra città. Tutto questo per evitare che la Meloni, come qualunque altro leader politico in campagna elettorale possa essere “disturbata” mentre farà il suo comizio. La contestazione fa parte della vita democratica e chiunque voglia fare politica non può esserne immune. Mobilitare una sicurezza da G8 solo per allietare un comizio é qualcosa che nella nostra città non era mai accaduto prima».

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