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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Città Sant'Angelo, rifiuti: il sindaco scrive ai cittadini sul suo blog

Il sindaco di Città Sant'Angelo interviene sul suo blog con una lettera ai cittadini per discutere della questione della nuova discarica a Città Sant'Angelo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPescara

Cari concittadini,

utilizzo come in altre occasioni questo Blog per parlare del problema dei rifiuti. In questi ultimi mesi la Provincia di Pescara ha elaborato il Piano Provinciale Gestione Rifiuti 2011/2015, un piano che ci riguarda da vicino perché individua sul territorio di Città Sant’Angelo, a Piano di Sacco, il sito per una discarica. Abbiamo già pubblicato integralmente il piano provinciale dei rifiuti sul sito istituzionale del Comune per dare a tutti la possibilità di informarsi liberamente.

Il piano provinciale dei rifiuti è solo una proposta, alla quale deve dare seguito la politica. Voglio fare alcune riflessioni sulle quali confrontarci, amministratori e cittadini, per affrontare la situazione senza lasciarsi andare a posizioni strumentali che non aiutano a risolvere i problemi.

Quello che tutti devono sapere, anche se ovviamente nessuno ne parla, è che nel 2012 la gestione rifiuti nella regione Abruzzo andrà in emergenza. Senza nuove strutture, vivremo anche noi la situazione di Napoli o Palermo: strade invase da topi e rifiuti, con le conseguenze che è facile immaginare sulla salute pubblica, sul turismo e sull’economia locale.

C’è poi un secondo aspetto che sento il bisogno di evidenziare: quella a Piano di Sacco sarà una discarica pubblica.

La scelta che abbiamo davanti non è a favore o contro una discarica: la discarica si farà comunque, e se non sarà a Piano di Sacco probabilmente sarà in contrada Caparrone o in qualche altro sito poco distante. Serve spazio e non si può pensare di trovarlo a Pescara centro.

La vera scelta che abbiamo davanti è tra una discarica pubblica e una discarica privata.

Attualmente il costo del trattamento rifiuti aumenta ogni giorno perché è in mano privata. Nel 2011 siamo stati costretti ad aumentare la Tarsu del 15%  perché il costo di smaltimento è passato da 1,60 € al metro quadro a 1,85 € al metro quadro. Il costo complessivo del servizio è di 2 milioni e 780 euro e l’importo della Tarsu, nonostante l’aumento, lo copre solo per l’82,73%. Il resto lo paghiamo sempre noi, attraverso la fiscalità generale: utilizzare la fiscalità generale per i servizi significa diminuire le risorse per l’assistenza ai disabili, per le scuole, per le famiglie in condizioni di disagio economico.

Il piano provinciale dei rifiuti potrebbe rappresentare per noi anche un’opportunità. Se il piano non andrà in porto, il costo dello smaltimento in breve tempo finirà per raddoppiare. Se Città Sant’Angelo verrà confermata invece come sede della discarica, è garantito un abbattimento della Tarsu di oltre il 50%.

Io credo alla gestione pubblica dei servizi, sono convinto che possa essere efficiente e guardare all’interesse della collettività, molto più di quanto sia possibile imporre ai privati attraverso le norme. E il recente risultato dei Referendum sull’acqua e sui servizi locali dimostra che non sono il solo a crederlo.

Rispondo poi a una domanda che tanti concittadini mi fanno spesso. Perché non differenziamo?

Il riciclaggio dei rifiuti non è la panacea di ogni male come qualcuno poco informato, o in malafede, vorrebbe farci credere. Per poter mettere a frutto la raccolta differenziata servono ingenti risorse e, soprattutto, le piattaforme di stoccaggio, dove i rifiuti siano raccolti, lavorati e avviati al recupero: noi la nostra parte la stiamo facendo, e presto grazie alla Linda spa avremo una piattaforma operativa proprio a Piano di Sacco. Ma anche le piattaforme o ecocentri, allo stesso modo delle discariche, nessuno le vuole vicino casa: in questi mesi abbiamo visto i cittadini di Spoltore fare le barricate contro un progetto di questo tipo. Il risultato è che Pescara, comune virtuoso per quanto riguarda la differenziata, ha dovuto arrestare questo tipo di raccolta e sta portando l’umido a Cesena, con costi enormi.

Finché non ci saranno le strutture per stoccare i rifiuti, il riciclaggio non potrà essere una soluzione e l’immondizia finirà comunque in discarica.

Il piano provinciale dei rifiuti stabilisce invece tutta la filiera del rifiuto: nella discarica prevista a Città Sant’Angelo andranno il secco e l’inerte. Questo significa niente umido, e quindi un’area senza cattivi odori e senza i gabbiani che solitamente caratterizzano il panorama delle discariche.

Il piano provinciale è stato già approvato da tutte le associazioni ambientalistiche, e in più prima di entrare in funzione dovrà ottenere la Valutazione Ambientale Strategica: la Vas è stata introdotta da una direttiva della Comunità Europea con l’obiettivo di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente in situazioni simili alla nostra. Per ottenere la Vas tutti gli enti ambientali si siederanno a un tavolo e daranno il via libera solo se saranno concordi. In caso contrario il piano non è attuabile.

Io non sono per le barricate, sono per la politica che decide. E questo perché quando la politica non fa scelte, lascia spazio alla criminalità, all’ecomafia e agli approfittatori.

Non credo che lasciare spazio a loro sia il modo giusto per garantire un futuro migliore al nostro ambiente.

Vi ringrazio per l’attenzione e vi invito a leggere il Piano, che è di facile consultazione anche per chi non è un tecnico. Attendo commenti e suggerimenti che spero possano essere costruttivi, lontani dalle demagogie di chi è in grado di dire sempre e solo di No, senza mai proporre un’alternativa. E’ il momento di fare delle SCELTE e fortunatamente abbiamo ancora il tempo per discuterle con calma, tutti insieme.

A presto

Gabriele Florindi

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