Blasioli (Pd) replica a Sospiri sulla chiusura de Le Naiadi: "Affidamento temporaneo impraticabile: si dialoghi con l'università"
Il consigliere regionale risponde punto per punto alle parole del presidente del consiglio regionale accusando la Regione di aver accumulato "ritardo inaccettabili": la prima cosa da fare, afferma, è pagare gli stipendi arretrati
Quel “sotto sotto” con cui il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha parlato di speranza di chiusura de Le Naiadi da parte di chi crea “allarmismo a oltranza” sul problema, non è piaciuta la consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli che torna a intervenire sull vicenda che in questi giorni tiene banco nel dibattito politico.
Se è “ingeneroso facci parlare per quelli che tifano per la chiusura” dato che “tutti gli interventi del Pd nel corso di questi cinque anni, e ne sono stati tanti a partire dalle interpellanze discusse in consiglio regionale, sono stati e restano finalizzati a garantire l’apertura dell’impianto, la prosecuzione del servizio per l’utenza e le famiglie e la stabilità dei lavoratori”, per Blasioli le soluzioni a breve e lungo termine proposte non sarebbero comunque sufficienti a giustificare i ritardi accumulati. Ritardi che in primis, sottolinea, si sono tradotti nel mancato pagamento degli stipendi ed è questa, aggiunge, la priorità.
“A noi interessa prima di tutto che vengano finalmente pagati gli stipendi a dipendenti e collaboratori, visto che, stando ai gestori, il nodo potrebbe essere risolto mediante la liquidazione da parte della Regione dei 150 mila euro previsti come contributo e degli ulteriori 150 mila euro frutto del riconoscimento delle manutenzioni effettuate – dichiara -. Dietro l’inaccettabile ritardo di oltre quattro mesi nell’erogazione degli stipendi sembra dunque delinearsi una precisa responsabilità ascrivibile a questa giunta regionale, per cui chiediamo che vi si ponga rimedio nel minor tempo possibile".
La chiusura
In merito alla chiusura che Sospiri ha annunciato si cercherà di evitare dopo ferragosto con un affidamento temporaneo in vista della chiusura del bando europeo posticipata al 18 settembre, “se la piscina olimpionica è chiusa, come annunciato sulla pagina facebook dell’impianto, dal 4 agosto, e pertanto risulta utilizzabile al momento solo la sala pesi, almeno fino al 12 agosto, data prevista per la chiusura definitiva, va detto però che le altre piscine sarebbero chiuse già dal 12 luglio, quindi addirittura un mese prima rispetto alla chiusura prevista dall’affidamento”, incalza l'esponente dem.
“Riepilogando: le altre piscine sono chiuse da metà luglio e quella olimpionica, che era l’unica rimasta fruibile, è chiusa dalla scorsa settimana. Un bel record per chi come il presidente del consiglio regionale che parla sempre in luogo dell’assessore regionale – sottolinea - affermava che 'Le Naiadi' non avrebbero mai chiuso”. Una situazione che tra l'altro, precisa, rappresenta “n danno per chi ha versato le quote per gli abbonamenti e non ha potuto né usufruire delle piscine né ottenere un rimborso. Cosa risponde la giunta regionale a questi utenti?”.
Il bando europeo
Quindi proprio quel bando europeo che doveva chiudersi il 31 luglio, ma che non avendo ricevuto offerte è stato prorogato al 18 settembre. Bando con cui si punta all'affidamento ventennale della struttura con l'obiettivo di mettere un punto definitivo alle problematiche che l'hanno interessata negli ultimi anni. Se Sospiri si dice fiducioso e certo della scelta fatta, Blasioli ricorda che “. “sin dal primo momento avevamo sollecitato la Regione ad una rapida pubblicazione dell’avviso onde evitare quanto si è purtroppo verificato. Possibile che dalla proroga, firmata lo scorso 30 giugno 2022, non si sia riusciti ad evitare nuovamente la chiusura della struttura? - chiede -. La Regione era al corrente da quella data che il 31 agosto 2023 sarebbe terminata l’attuale gestione. Abbiamo sempre rimarcato la necessità di agire per tempo, senza ridursi all’ultimo secondo, partecipando assieme ai lavoratori e ai sindacati a tutte le manifestazioni indette, come ed esempio quella dello scorso 14 dicembre. Invece, la nuova gara è stata pubblicata solo lo scorso 12 giugno, con un tempo per la presentazione delle offerte di poco più di un mese, termine che per giunta all’ultimo minuto è stato prorogato al 18 settembre”.