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Cepagatti, consigliere Fiucci del M5S verso la decadenza per assenteismo: è polemica

Per il consigliere Fiucci del M5S è stato avviato dal presidente del consiglio comunale Faieta l'iter per la decadenza come consigliere comunale, a causa delle ripetute assenze. Ma il pentastellato attacca: "Atto grave ed illegittimo"

Scoppia la polemica a Cepagatti per l'avvio dell'iter di decadenza del consigliere comunale del M5S Fiucci, a causa delle assenze durante le sedute del consiglio. L'iter è stato avviato dal presidente del consiglio comunale Faieta, ma il consigliere pentastellato non ci sta ed anzi avanza accuse pesanti parlando di un atto illegittimo per il quale manca qualsiasi presupposto oggettivo, e scrive al Prefetto chiedendo un intervento

"Il sottoscritto faceva presente al presidente del Consiglio e all’intera assise consiliare le proprie difficoltà organizzative atte a partecipare a tutti i consigli comunali a causa di impegni lavorativi presso un datore di lavoro privato e in ragione dell’inserimento in un sistema articolato su turni di lavoro .

L’avvio del procedimento di decadenza dalla carica di consigliere comunale è illegittimo e del tutto privo di fondamento, è assurdo parlare di 'disinteresse nell'adempiere al proprio mandato': basta vedere la mole di lavoro svolto e da svolgere, come mozioni, interpellanze, esposti, come quelli sulla questione randagismo, o, nell’ambito della stessa vicenda, la sfiducia nei confronti del sindaco per la mancata risposta ad un’interrogazione. Un lavoro, portato avanti sempre nel rispetto di tutti e all'interno dei confini democratici, che forse ha dato fastidio a qualcuno"

Fiucci poi evidenzia come nell'oggeto del documento per avviare la decadenza, sia riportato l'articolo dello statuto comunale sbagliato, e per questo parla di superficialità dettata da un provvedimento che ha l'aspetto di una misura punitiva.

Il consigliere si riserva di tutelarsi legalmente nelle sedi civili, penali ed amministrative e chiede al prefetto di archiviare immediatamente l'istanza. Le assenze riguardano le sedute del 6 novembre, 29 novembre ed 11 dicembre:

"In relazione al consiglio del 6 novembre la partecipazione mi è stata preclusa per motivi di lavoro in quanto mi è stato negato il permesso richiesto. Nella seduta della conferenza dei capigruppo del 30 ottobre il sottoscritto avvisava verbalmente i presenti in merito ai propri impegni lavorativi, chiedendo la posticipazione della seduta. Tale dichiarazione, in violazione dei propri obblighi, non è stata inserita nel verbale da parte del Presidente del Consiglio. In relazione al consiglio comunale dell'11 dicembre - prosegue Fiucci - la mia assenza è dovuta ad un difetto di notifica della convocazione del predetto consiglio. La seduta, convocata d’urgenza, è stata notificata in un indirizzo diverso dalla mia personale residenza in violazione dell’art. 41 comma 1 del regolamento del Consiglio Comunale"

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