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Caserma della Guardia di Finanza, Acerbo replica ad Antonelli: "Fa confusione"

Il segretario di Rifondazione Comunista: "Mascia e Pastore espressero un giudizio positivo sull'opera. Difficile indurre ministero e generali a una marcia indietro quando il sindaco e il massimo esponente dell'allora area di governo ti danno torto"

Acerbo aggiunge che "anche il PD, che aveva parlamentari, poteva andare a Roma a battere i pugni per chiedere di fermare appalto in quell'area e non lo ha fatto. Ma Antonelli dimentica che il centrodestra purtroppo non ha voluto fare questa battaglia avendone tutte le possibilita' visto che governava a Pescara, in Provincia, in Regione e soprattuto era al governo. Non e' neanche responsabilita' di Marcello che come assessore all`urbanistica era impotente in quanto grazie a una legge del governo Berlusconi i Comuni hanno perso ogni potesta' sulla realizzazione di caserme della GdF sul piano urbanístico".

Tuttavia, secondo Acerbo, "il centrodestra non uso' la sua posizione di governo per bloccare sul piano político a Roma la realizzazione. Cosa che eravamo riusciti a fare io e Costantini quando eravamo parlamentari rivolgendoci al governo di centrosinistra e al ministro Di Pietro quando volevano realizzarla in via Saffi. Il consigliere Carlo Masci ricordera' benissimo che quando si fece l'incontro con i vertici GdF in applicazione della mozione da me fatta approvare in consiglio comunale ci tocco' ascoltare il senatore Pastore e il sindaco Mascia esprimere un giudizio positivo sull'opera. Difficile indurre ministero e generali a una marcia indietro quando il sindaco e il massimo esponente dell'allora area di governo ti danno torto".

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