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Case popolari, il consigliere Blasioli boccia la proposta di legge regionale

L'ex vicesindaco e consigliere regionale Pd boccia la proposta di legge per le case Ater in Abruzzo che martedì approderà in consiglio regionale

Tante criticità e problematiche che rischiano di lasciare una situazion in stallo, senza risolvere realmente molti problemi degli alloggi popolari in Abruzzo e a Pescara. Il consigliere regionale Pd ed ex vicesindaco Blasioli interviene in merito alla proposta di legge regionale per le case Ater che martedì arriverà in consiglio regionale.

Le novità introdotte, secondo Blasioli, ignorano e comunque non risolvono le criticità legate agli alloggi, e non pongono un rimedio definitivo, efficace e soprattutto equo per la questione della sicurezza e legalità, mentre l'emendamento su cui ha lavorato il partito democratico introdurrebbe una novità significativa ovvero che nei 10 anni precedenti al bando vengano esclusi coloro che abbiano riportato una condanna con sentenza passata in giudicato per un reato che preveda una pena massimo di 3 anni.

“Non una parola nel testo che rafforzi il diritto alla casa, a un alloggio che sia vivibile, sano e dignitoso – denuncia il consigliere - non una parola sulle condizioni igienico-sanitarie in cui versano le case popolari da molti anni, né sulla sicurezza statica degli edifici, malgrado a Pescara abbiamo avuto l’esperienza di via Lago di Borgiano, con lo sgombero di ben 3 palazzine"

Blasioli ha poi illustrato i punti critici della proposta di legge:

Messa a norma e mobilità non pervenute. La legge regionale 96/96 può essere definita il testo unico regionale in materia di edilizia residenziale pubblica, mi sarei aspettato che il centrodestra ci mettesse le mani per fornire stanziamenti e norme in grado di garantire la messa a norma di alcuni edifici, magari con previsioni pluriennali. Invece no: molte abitazioni sono e resteranno fatiscenti

Staticità, sicurezza e danni, nessuna norma. Non si prevede alcuna misura per garantire la sicurezza statica degli edifici, nonostante lo sgombero delle tre palazzine di via Lago di Borgiano. Gli immobili sono vetusti e costruiti con norme diverse da quelle attuali. Si sta continuando con gli esami strutturali? Vengono stanziate risorse per farlo?

Accesso e decadenza, nuove regole a rischio incostituzionalità
L’idea della Lega sarebbe quella di presentare un emendamento che allontanerebbe l’intero nucleo famigliare dall’alloggio in caso di condanna di uno solo degli occupanti, questo senza che la sentenza sia passata in giudicato e salvo far rientrare tutti in caso di successiva assoluzione. Un’aberrazione totale del diritto e della garanzia che l’articolo 27 della nostra Costituzione riconosce, che mina di incostituzionalità il testo prima ancora dell’approvazione

Stretta sulle regole, ma nulla sui controlli. Non è prevista alcuna modifica sostanziale all’art. 6, che disciplina gli accertamenti da parte degli organi preposti alle assegnazioni. Era questo lo snodo centrale a garanzia del rispetto delle regole ed è anche ciò che oggi rende difficili i controlli, perché manca personale negli enti e permangono difficoltà di interazione fra addetti e le Procure

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