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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Per la delibera di via 8 marzo l'ennesimo stop: la possibile revoca dei fondi del pnrr per le Case di comunità fa saltare il banco

Doveva essere il giorno dell'approvazione e la cessione del contestato terreno all'Azienda sanitaria locale, ma la notizia arrivata dalle opposizioni regionali rimette tutto in discussione. Inutili le rassicurazioni di Santilli che ha subito interpellato la Asl

La seduta si preannunciava lunga e invece la già animata discussione sulla delibera con cui il Comune intende cedere il terreno del parco di via 8 marzo alla Asl per la costruzione della Casa di comunità ha subito l'ennesimo stop.

Questa volta a determinarlo non è stato il dibattito, ma la notizia riferita in aula dal capogruppo comunale del Partito democratico Piero Giampietro: alla Regione sarebbero stati revocati 3,37 milioni di euro di fondi pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) per la realizzazione proprio di ospedali e cause di comunità compresa quella che la Asl intende realizzare a San Silvestro spiaggia.

Il vicepresidente del consiglio comunale Berardino Fiorilli in quel momento a far le veci del presidente Marcello Antonelli cerca di portare avanti la discussione dato che conferme non ce ne sono ancora, ma dai banchi delle opposizioni si insiste per fermare i lavori e capire cosa sta succedendo. Capire cioè se davvero oltre 600mila euro destinati alla Casa di comunità non ci sarebbero più e soprattutto se, anche qualora il finanziamento complessivo fosse sufficiente a realizzare la struttura a venir definitivamente meno sarebbe il parco attrezzato alternativo destinato a bambini e famiglie che, come riferito dal sindaco Carlo Masci, la Asl realizzerebbe, si farà o no. Un nuovo parco su cui, in realtà, le opposizioni hanno espresso perplessità sin da subito portando proprio questo tema al centro del dibattito in aula laddove traccia di questo impegno non ci sarebbe né nella delibera né nella convenzione stipulata tra Comune e Azienda sanitaria. 

In aula c'è confusione ed è il vicesindaco Gianni Santilli a cercare di fare chiarezza. Contattata la Asl rassicura: i fondi di cui parlano i consiglieri regionali di centrosinistra non sono fondi revocati, ma fondi aggiuntivi che dunque nulla avrebbero a che fare con il finanziamento destinato alla Casa di comunità che rimarrebbe esattamente così com'è.

La rassicurazione per voce di terzi però non è ritenuta sufficiente da chi già contro quella delibera si batte. Le rassicurazioni le vogliono direttamente dall'Azienda sanitaria con una nota ufficiale. Il dibattito quindi si ferma di nuovo. Un dibattito incentrato su una delibera arrivata in aula la prima volta diversi giorni fa e indicata come "urgente".

Il primo stop si era avuto proprio nel giorno in cui arrivò per la prima volta in aula per l'approvazione. Scoperto che era nel parco attrezzato che si voleva realizzare è scoppiato il caos con anche i residenti sul piede di guerra. Quello stesso giorno arrivò anche la sentenza del Tribunale regionale amministrativo (Tar) sulla simile situazione che si vive in via della Fornace Bizzarri dove al posto del parco si intende realizzare un asilo. Una sentenza di primo grado che ha dato ragione ai cittadini e su cui il Comune farà ricorso al consiglio di Stato. Fu quindi la stessa maggioranza a decidere il ritiro della delibera per fare ulteriori approfondimenti.  Approfondimenti che hanno portato alla seconda delibera dove, hanno più volte denunciato le opposizioni, l'unica differenza sarebbe quella in cui si dice che un'area per un nuovo parco sarà individuata. Insoddisfacente dunque per la minoranza che la sua battaglia la porta avanti a suon di emendamenti e che nella giornata del 27 marzo aveva nuovamente chiesto il ritiro del documento perché si arrivasse ad una terza stesura. L'obiettivo era quello di mettere nero su bianco l'impegno della Asl per la realizzazione della nuova area attrezzata. Richiesta respinta al mittente con quindi l'avvio del dibattito per arrivare all'approvazione finita ancora una volta in un nulla di fatto dopo la notizia sulla possibile revoca di quei fondi che per le opposizioni in Regione ci sarebbe e per l'Azienda, per voce di Santilli, no. 

A giungere ad una conclusione che potrebbe aprire una nuova pagina e cioè quella di un ennesimo ricorso al Tar da parte dei residenti, ci si riproverà il 29 marzo e si dovrà fare in fretta perché la cessione del terreno si dovrà concretizzare entro il 31 marzo.

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