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I 5 milioni di euro per sostenere famiglie e imprese contro il caro-bollette saranno erogati: ripristinati i fondi

L'impegno è stato formalmente preso dalla maggioranza nel corso dell'ultimo consiglio regionale con l'approvazione di un progetto di legge che di milioni complessivamente ne stanzierà circa 60

I cinque milioni in favore di famiglie e imprese per affrontare il caro bollette torneranno al loro posto nell'arco di un mese con l'obiettivo è di erogarli in tempi brevi. L'impegno è stato formalmente preso con un emendamento, ma nonostante questo tra maggioranza e minoranza le divisioni restano. 

Il caso era esploso qualche giorno fa quando il centrosinistra aveva denunciato lo spostamento di quel contributo destinato a famiglie e imprese sulla sanità per una precisa richiesta del governo. Spostamento determinato dal dover fronteggiare le spese per la pandemia. Lo avevano specificato il capogruppo di Fratelli d'Italia Massimo Verrecchia e il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri assicurando che però i 5 milioni sarebbero stati ripristinati e così è stato con l'approvazione del progetto di legge “Modifiche alle leggi regionali 146/1996, 5/2023, 47/2022, 22/2022 e 24/2022” che sbloccherà complessivamente 60 milioni di euro di fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale).

Se i consiglieri regionali del Partito democratico, del Gruppo misto e delle liste Legnini presidente e Abruzzo in Comune si dicono soddisfatti rivendicando l'emendamento con cui i 5 milioni per il contrasto al caro bollette sono stati nuovamente stanziati, quello arrivato dalla maggioranza per il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari (M5s) è solo "un timido segnale. La verità – afferma – è che ancora una volta non sono stati in grado di dare quella risposta chiara e concreta che l'Abruzzo aspetta da tempo".

Non è così per il capogruppo di Forza Italia Mauro Febbo che parla di un consiglio regionale "molto produttivo" sottolineando il fatto che quel provvedimento non fosse stato cancellato, “ma modificato rispetto a quella che era la norma prevista nella finanziaria che la conferenza Stato-Regioni all’unanimità aveva deciso di congelare”.

"Avevamo previsto la copertura del caro-bollette già nella finanziaria, norma che però il governo ci ha chiesto di stralciare nella conferenza Stato-Regioni, pena il rischio di impugnazione della norma stessa – ribadisce quindi Sospiri -. Soppresso l’articolo per tenere fede a un impegno, abbiamo però sempre creduto nella validità di quella norma che oggi abbiamo ripristinato, con l’appoggio anche delle forze d’opposizione e parliamo di un fondo di 5milioni di euro che rappresenterà una boccata d’ossigeno per le famiglie. Poi la disponibilità di nuove risorse grazie al recupero della tassazione regionale che sta vedendo gli uffici della Regione Abruzzo lavorare in modo solerte per le annualità 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022".

Se per il Pettinari e per il Movimento 5 Stelle la priorità ora è “controllare se la promessa sarà mantenuta” assicurando tempi certi all'erogazione dei 5 milioni, per il centrosinistra l'auspicio è che questo sia solo il primo stanziamento in favore di famiglie e imprese con i consiglieri che chiederanno anche, annunciano, “chiederemo che dalle maggiori poste derivanti dall’incasso dei bolli auto e altri introiti regionali che andranno ad alimentare il fondo, vengano tolti interessi di mora e sanzioni relativi al periodo della pandemia, lo faremo con un disegno di legge ad hoc perché anche questo intento sia chiaro e applicato per non gravare sulla comunità”.

Sui circa 60 milioni di euro di stanziamenti decisi con la legge Pettinari resta però parlando di "fondi a pioggia" e di una mancanza di programmazione da parte dell'attuale maggioranza. Non è così, ribatte Sospiri, che li definisce invece “finanziamenti seri con obiettivi mirati” e "che ci permetteranno di studiare bandi di cofinanziamento dei fondi Fesr a vantaggio delle imprese".

Nel corso del consiglio il Movimento 5 Stelle ha criticato anche la modifica all'assetto delle commissioni Ater. "La commissione per la formazione della graduatoria di assegnazione degli alloggi pubblici, che è nominata dal presidente della giunta regionale - spiega Pettinari -, resterà in carica 5 anni dalla nomina e non decadrà invece alla fine della legislatura come avviene oggi. Imponendo di fatto – conclude - una commissione nominata da un presidente della giunta anche al suo successore, fino alla decadenza dei cinque anni solari".

Nel corso della seduta è stato anche approvato il progetto di legge con cui viene abrogato l'obbligo di presentare il certificato medico per rientrare a scuola a seguito di assenze superiori ai cinque giorni. "Una legge che rappresenta anch'essa – conclude Sospiri – una mano tesa verso le famiglie"

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