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Carenza di personale nel carcere San Donato, Pettinari (M5s) scrive al ministro

Il vice presidente del consiglio regionale ha inviato una lettera al ministro Cartabia dopo l'incontro con i sindacati

Domenico Pettinari (M5s) vice presidente del consiglio regionale, scrive una lettera al ministro della Giustizia, Marta Cartabia dopo l'incontro con i sindacati per porre l'attenzione sulla carenza di personale nella casa circondariale di Pescara
Per l'esponente pentastellato «bisogna colmare la carenza di personale il prima possibile».

Lo scopo della missiva è quello di denunciare la grave situazione in cui versa carcere San Donato, a causa della carenza di personale, tra agenti-assistenti e polizia penitenziaria.

Pettinari torna a occuparsi della situazione dopo le notizie apprese nel corso dell’incontro con le segreterie delle organizzazioni provinciali e locali, maggiormente rappresentative del Corpo di polizia penitenziaria della casa circondariale. «I rappresentanti sindacali», spiega Pettinari, «ci hanno segnalato che risultano operativi in pianta organica 84 agenti maschili sui 120 agenti previsti. Purtroppo l’attuale crisi pandemica ha aggravato oltremodo tale carenza, che oscilla tra il 22,66% ed il 28,13%, provocando condizioni lavorative al limite della resistenza psicofisica del personale in servizio che, quotidianamente, si vede costretto ad effettuare ore di straordinario con l’esecuzione di turni di servizio di 8 ore, invece delle 6 contrattualmente previste; a dover coprire più posti di servizio nel proprio turno; a dover rinunciare al riposo settimanale e a non poter fruire delle ferie delle annualità 2018, 2019 e 2020. Una pesante condizione che in tutta probabilità è destinata ad aggravarsi nel biennio 2021- 2022, in quanto sono in previsione il pensionamento di altri 5 o addirittura 6 agenti».

«Inoltre», continua Pettinari, «nel prossimo mese di maggio giungerà a conclusione il concorso degli agenti di polizia penitenziaria 2020, che vede l’ingresso di circa 950 nuovi agenti nelle carceri italiane e, conseguentemente, l’avvio della procedura di mobilità volontaria, che permetterà di fare domanda di trasferimento al personale di ruolo agenti-assistenti. Pertanto, sarebbe auspicabile procedere al distacco, in tempi brevi, di almeno 15 unità di polizia penitenziaria nella casa circondariale, al fine di permettere al personale attualmente in servizio di smaltire parte delle ferie maturate e non ancora fruite, riferite alle annualità 2018, 2019 e 2020. Ritengo, inoltre, che il personale distaccato temporaneamente possa essere confermato e assegnato in via definitiva, presso il carcere di Pescara, poiché la Struttura paga da troppo tempo una gravissima carenza di personale, molto più accentuata di quella di altri istituti presenti sul territorio nazionale».

«È importante che il ministro si attivi immediatamente per porre in atto ogni provvedimento utile allo scopo, con l’obiettivo di conseguire in tempi celeri», conclude Pettinari, «il ripristino di una maggiore vivibilità all’interno della casa circondariale e con l’auspicio che il carcere diventi occasione di vero recupero della dignità dei detenuti e degli operatori che vi prestano servizio».

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