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"Carenza dei medici di famiglia a Sant’Eufemia, Salle e Caramanico Terme": l'allarme dei sindaci

La nota congiunta di Francesco Crivelli, sindaco di Sant’Eufemia a Maiella, Luigi De Acetis, sindaco di Caramanico Terme, e Davide Morante, sindaco di Salle

Riceviamo e pubblichiamo una nota congiunta di Francesco Crivelli, sindaco di Sant’Eufemia a Maiella, Luigi De Acetis, sindaco di Caramanico Terme, e Davide Morante, sindaco di Salle:

"Dal primo maggio i Comuni di Caramanico Terme, Salle e Sant’Eufemia a Maiella, a seguito del pensionamento di un'unità medica in servizio, sono sprovvisti di assistenza primaria sanitaria ovvero del presidio di un medico di famiglia. Si tratta dell’ennesima mannaia che colpisce i piccoli comuni montani e che travolge numerose realtà simili nello scenario nazionale e regionale.

I sindaci, prima ed ultimo baluardo di riferimento immediato per i cittadini, specie nelle piccole realtà, sono chiamati nuovamente a fronteggiare scenari che richiedono strumenti, in questo caso di carattere prettamente normativo, al di sopra delle proprie possibilità e contestualmente a dar risposte alla cittadinanza che resta sgomenta ed in preda ad una sensazione di abbandono da parte delle istituzioni.

Allo stato di fatto il distretto sanitario di Pescara presenta un numero di carenze superiori al numero di medici disponibili con il rischio che restino sguarniti del servizio i comuni più marginali. Alla concretizzazione di tale scenario attribuiamo un elevato grado di probabilità in quanto, a seguito di confronti informali con diversi medici, non emerge alcuna certezza circa manifestazioni di interesse ad assumere servizio nel nostro comprensorio.

Con una nota formale abbiamo già sollecitato l’assessorato alla sanità e la direzione generale per la pubblicazione dell’avviso rivolto ai medici che potenzialmente potrebbero prestare servizio ed abbiamo richiesto all’assessore alla sanità un incontro pubblico, che probabilmente si svolgerà la prossima settimana, affinché i soggetti competenti possano chiarire nel dettaglio ogni aspetto relativo a questa vicenda e prospettare possibili soluzioni.

Su quest’ultimo aspetto ci sentiamo di suggerire la previsione di incentivi di tipo economico ma anche curriculare per i medici disposti a prestare servizio nelle realtà più marginali ed allo stesso tempo, pur di assicurare sostegno alle nostre comunità, rendere disponibili a titolo gratuito gli spazi necessari all’espletamento del servizio".

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