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Carcere Pescara, Di Iacovo (SEL): "Via da San Donato"

Il consigliere comunale di Sinistra e Libertà Di Iacovo interviene in merito alla questione del carcere di San Donato di Pescara e sulla condizione dei detenuti

 Il Consigliere comunale di SEL, Giovanni Di Iacovo, ha depositato una mozione che punta a migliorare la situazione carceraria di Pescara.

Di Iacovo denuncia l'importanza di dotare il carcere San Donato di una struttura nuova e più ampia dove il personale possa lavorare correttamente e i detenuti dispongano di uno spazio dignitoso e umano nel quale scontare la propria pena. Il Consigliere propone inoltre la delocalizzazione della struttura in una zona differente da quella attuale: il quartiere Portanuova-Villa del Fuoco, a ridosso della stazione Portanuova, vicino al nuovo Tribunale e all’Università, un'area in forte espansione qualitativa.

La zona dove sorge oggi il carcere - propone la mozione presentata da Di Iacovo - potrebbe quindi essere restituita alla città. I due principali problemi messi in evidenza dal Consigliere comunale di SEL sono la carenza di personale (che è stato pesantemente dimezzato) e il sovraffollamento (normalmente risiedono nella struttura circa 200 detenuti, pur avendo essa una capienza di 150 posti).

Per migliorare la situazione - spiega il Consigliere - non basta soltanto aumentare il personale di polizia di almeno 50 unità, ma è necessario anche assumere educatori, figure davvero fondamentali per convivenza in carcere, e anche ragionieri.

E’ inoltre necessario ripristinare la figura del tecnico di radiologia del carcere, perché San Donato dispone di una sala raggi inutilizzata, che però eviterebbe i continui viavai dal carcere all’ospedale per semplici lastre.

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