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Il sindaco di Caramanico: “Le terme devono riaprire o un intero territorio ne risentirà pesantemente”

Luigi De Acetis lancia un appello affinché si accelerino le procedure per riaprire lo stabilimento termale. Le istituzioni regionali hanno accolto la sua richiesta di convocare al più presto un tavolo tecnico per la questione

Il sindaco di Caramanico Terme, Luigi De Acetis, lancia un appello affinché si faccia presto a riaprire lo stabilimento termale, fiore all’occhiello della regione Abruzzo e principale volano economico di tutta la zona pedemontana dell’alta val Pescara: “A Caramanico - scrive in una nota - l’avvicinarsi della primavera si accompagnava con il risveglio dello stabilimento termale. Gli operai cominciavano a riattivare gli impianti, a fare “manutenzione” come si dice, i giardinieri riordinavano il parco esterno e così via per l’imminente apertura che normalmente avveniva al più tardi nel mese di aprile. Martedi 1° marzo si è svolta la prima udienza dei creditori ammessi per il fallimento delle terme. Già sentire la parola fallimento suscita nell’animo sentimenti di sconfitta e di delusione mista a rabbia per come è andata a finire la vicenda. Ma andiamo avanti”.

De Acetis spiega che "si sono proposti diversi investitori qualificati, cioè del settore, interessati a prendere in gestione e/o acquisire lo stabilimento termale. Ma è in corso una procedura fallimentare ed è ineludibile prescindere dagli obblighi stabiliti dalla legge. La strada ottimale tracciata è quella indicata dall’allora (parliamo di pochi mesi fa) amministratore giudiziario Guglielmo Lancasteri: il tribunale emette un avviso pubblico, una manifestazione d’interesse con cui individuare il soggetto a cui affidare temporaneamente la ripartenza dello stabilimento e di tutti i servizi termali connessi. Ed è questa l’unica soluzione possibile, altre strade non ci sono con buona pace di quanti scrivono o sollecitano fantasiose soluzioni senza nessun fondamento giuridico. Il problema rimane nella celerità e tempestività della procedura".

Il sindaco ha lanciato un appello alle istituzioni e uffici regionali, prontamente raccolto dal presidente della giunta regionale Marco Marsilio e dal presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, affinché riconvochino urgentemente un tavolo tecnico su questo aspetto: “Dalla dichiarazione di fallimento sono passati quasi 6 mesi e i curatori fallimentari della Società fallita stanno lavorando alacremente per portare avanti il complesso di procedure previste dalla legge fallimentare. Il paese di Caramanico, gli ex dipendenti, gli operatori turistici, tutti noi ci aspettiamo che quest’anno le terme riaprano, ci sono tutti i presupposti per poter riaprire ma il tempo non gioca a nostro favore. Per riaprire l’impianto ci vorranno alcuni mesi di manutenzione straordinaria e ci troviamo a marzo. Quest’anno le terme devono assolutamente riaprire”, conclude De Acetis.

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