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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

I 5 milioni di euro per il contrasto al caro bollette finiscono nella sanità: scoppia il caos in consiglio regionale

Da una parte le opposizioni che accusano la maggioranza di essersi spaccata vista la mancanza del numero legale in aule e "lasciare soli cittadini e imprese" dall'altra il centrodestra che spiega come la richiesta si arrivata direttamente dal ministero e che nuove risorse saranno stanziate grazie alle finanze risparmiate

Sui cinque milioni di euro stanziati per sostenere le famiglie nell'affrontare il caro bollette scoppia il caso tra l'opposizione che accusa la maggioranza di non avere a cuore il destino degli abruzzesi e di palesare importanti fratture interne e gli esponenti del governo regionale che, al contrario, parlando di un obbligo dovuto alla richiesta avanzata dal Mef (ministero dell'Economia e delle finanze) per anticipare le spese sostenute per il covid, rassicurando sul fatto che quei 5 milioni saranno comunque rimessi in bilancio.

Un botta e risposta che va avanti da giorni e che ha visto inizialmente protagonisti i consiglieri regionali del centrosinistra e il capogruppo di Fratelli d'Italia Massimo Verrecchia con il primo che ha riferito di un emendamento “nascosto” con cui si spostavano quei 5 milioni e l'altro che, spiegato il fatto che la misura si era necessaria per una precisa richiesta del ministero, aveva replicato che grazie "all'oculata gestione delle risorse" messa in atto dall'attuale governo regionale, la misura sarà rifinanziata.

A far scoppiare definitivamente il caso il rinvio del consiglio regionale a causa del mancato numero legale: cinque i consiglieri di maggioranza assenti. Abbastanza per il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari per parlare di un “centrodestra a pezzi” che proprio sulla sottrazione di quei fondi contenuti nella nuova legge che sarebbe dovuta andare in discussione per finanziare diversi interventi, avrebbe mostrato l'ennesima frattura. Finanziamenti ancora una volta, sostiene, “a pioggia”. Per lui e tutto il centrosinistra, un'altra dimostrazione della mancanza di programmazione dell'attuale maggioranza. Prova ne sarebbe, aggiunge il capogruppo del Partito democratico Silvio Paolucci, si evincerebbe già solo in tema sanità dato che molti, afferma, scelgono di curarsi fuori regione. L'emendamento che ha scatenato la polemica e a firma di Verrecchia e Marsilio sarebbe in realtà una “scelta politica” sostiene, con cui “cittadinanza e imprese provate prima dal covid e poi dalla crisi e dai rincari, vengono lasciati nuovamente soli”.

A replicare è direttamente il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri che sottolinea come il fondo da 5 milioni per il contrasto al caro bollette sia stato condiviso all'unanimità e che lo spostamento delle risorse è stato deciso, ribadisce, dal ministero dell'Economia e delle finanze il 23 marzo quando “ci ha intimato di destinare altrove le risorse, vincolandole, cito testualmente, ‘al ripiano anticipato del disavanzo di amministrazione e alla copertura dei disavanzi pregressi delle aziende del servizio sanitario regionale’. Un modo per dire che, come aveva avuto modo di afferamre anche Verrecchia, servirebbero a ricoprire danni fatti da chi li ha preceduti. “Basta questo ad escludere una fantomatica ‘teoria dei vasi comunicanti’, che vorrebbe suggerire la possibilità di un utilizzo ‘a pioggia’ di questi fondi”, aggiunge Sospiri facendo intendere che la programmazione c'è e che la legge di cui in aula non si è potuto discutere per la mancanza del numero legale, andrà a finanziare progetti importanti grazie, sottolinea “ad economie risparmiate nella gestione corrente e legate all’attività del consiglio regionale: non si tratta di nuovi stanziamenti”.

Nello specifico i contributi serviranno a sostenere la mostra del Salone nautico del Medio Adriatico, le borse di studio per gli studenti abruzzesi più meritevoli all’estero, l’apertura definitiva dell’Abbazia di San Clemente a completamento dell’intervento parziale del Ministero per i beni e le attività culturali, il premio internazionale di fotografia intitolato a “Gianni di Venanzio” su proposta del Pd, l'istituto superiore “Arrigo Serpieri” di Avezzano per renderlo più moderni e all'avanguardia i suoi laboratori e la Conferenza episcopale Abruzzo-Molise per la partecipazione di oltre 450 giovani alla prossima Giornata mondiale della gioventù. “Gli altri interventi sono semplicemente reiscrizioni corrette di fondi già stanziati in finanziaria”, aggiunge Sospiri parlando di strumentalizzazione dei “normali processi di leale collaborazione tra Stato e Regioni” e ribadendo di avere “a cuore come tutti, i bisogni delle famiglie abruzzesi e, nel caso in cui si ripresentasse la necessità di sostenere le spese dei nostri concittadini, sono sicuro che troveremo il modo di assolvere solidalmente a questo impegno”.

Il consiglio comunale tornerà a riunirsi il 2 maggio, ma su quell'emendamento le opposizioni non faranno passi indietro promettendo battaglia perché i 5 milioni tornino subito nella piena disponibilità perché vengano utilizzati per il fine per cui erano stati stanziati: contrastare appunto il caro-bollette.

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