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Blasioli scontento della cancellazione della zona rossa: “Non possiamo tirare un sospiro di sollievo”

Per il consigliere regionale del Pd, quello del Pescarese sarebbe "un territorio completamente abbandonato a sé stesso, sia dal punto di vista sanitario che economico". Critiche al governatore Marco Marsilio

Il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli è scontento della cancellazione della zona rossa nell’area Vestina: “Non possiamo tirare un sospiro di sollievo”, afferma. 

“I cittadini di Elice, Civitella Casanova, Farindola, Montebello di Bertona, Penne e Picciano hanno atteso che la Regione mettesse in atto tutte quelle azioni dichiarate da Marsilio, come la mappatura completa dei contagi. Ricordo la dichiarazione del 6 aprile 2020 con cui il Presidente annunciava: “I centri dell’area vestina, oggi in zona rossa, saranno sottoposti a screening epidemiologico. Nei prossimi giorni la Asl di Pescara organizzerà la raccolta dei tamponi”, come pure i supporti economici alle famiglie e alle attività produttive. Ad oggi, però, nulla di tutto ciò è stato fatto”.

Blasioli, poi, aggiunge quanto segue:

"Nel Comune di Penne il numero dei contagi è quasi raddoppiato rispetto alla data in cui la Asl richiedeva l'istituzione della zona rossa. Dunque, su quale base tecnico-scientifica è stata revocata la zona rossa? Come si fa a sostenere che il pericolo sia diminuito se sono stati fatti pochissimi tamponi? Mi risulta che a Penne sia stato effettuato un numero irrisorio di tamponi, così come a Montebello, Farindola e Civitella".

Insomma, quello del Pescarese sarebbe "un territorio completamente abbandonato a sé stesso, sia dal punto di vista sanitario che economico".

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